Desulo. Spara all’amante della moglie: “Aveva la peste suina, ho dovuto abbatterlo”
DESULO. Le recenti retate e blitz, ordinati dalla Regione contro i maiali allo stato brado per combattere la peste suina, hanno suscitato e stanno suscitando non poche polemiche per le modalità con cui sono stati eseguiti. L’uso della forza militare e il blocco della viabilità rurale sono stati mal digeriti dalla popolazione locale e queste misure estreme rischiano di arrecare danni all’economia della zona.
Davanti a tanti che si lamentano, però, ci sono i soliti furbetti che riescono in qualche modo a guadagnare sulle disgrazie e sulle sfortune altrui: è il caso di Giuanne Pinzellu, noto cinghiale per via del suo “grande pennello”, quarantasettenne di 45 anni del posto. Il Pinzellu ha infatti approfittato degli abbattimenti eseguiti dalle forze dell’ordine per consumare la sua vendetta nei confronti di Antoni Cinghiale, detto pinzellu per analoghi motivi a quelli citati poco fa, sospettato di essere l’amante della moglie.
Così, mentre nelle campagne le forze dell’ordine battevano il territorio abbattendo i suini in libertà, il Pinzellu (quello di cognome, non di soprannome) si sarebbe recato all’ovile di pinzellu (quello di soprannome, non di cognome) e avrebbe scaricato la sua doppietta sul rivale, uccidendolo all’istante. Richiamati dai colpi sarebbero sopraggiunti sul posto alcuni Carabinieri impegnati nel blitz anti peste suina; al loro arrivo l’uomo si sarebbe giustificato dicendo: “Cinghiale era affetto da peste suina, ho dovuto abbatterlo”.
Presi in contropiede, i carabinieri avrebbero quindi chiamato la centrale per chiedere istruzioni sul da farsi: bisognava infatti appurare se l’ordine di abbattimento fosse rivolto ai soli animali e se il termine “cinghiale” presente sul mandato della Regione potesse essere interpretato in maniera più ampia includendo anche chi lo abbia come cognome. Una volta saputo del soprannome del Pinzellu, sarebbe sorto a questo punto il dubbio se anche lui fosse da considerare fra gli animali da abbattere o meno (sebbene con l’attenuante di essere cinghiale solo di soprannome, quindi considerabile addomesticato).
L’uomo è stato rilasciato solo dopo la verifica del suo libretto di vaccinazioni e la confusione generata dalle forze dell’ordine nel redigere il verbale, confondendo cognomi e soprannomi , ha permesso la rapidissima archiviazione del caso con un non luogo a procedere.
Beh senz’altro la peste suina, oltre al maschio, doveva averla anche lei ( la scoffa) quindi per logica doveva abbattere anche lei.