ANAS risolve il problema del Ponte Diana: “in estate si può usare il ponte romano”
OSCHIRI. La questione relativa all’improvvisa chiusura del Ponte Diana arriva finalmente in provincia dove, insieme ad ANAS (chi mai est mancadu in custas occasiones), sarebbe stato organizzato un tavolo tecnico per poter risolvere il problema tra una tazza ei s’atera (tra un bicchiere e un altro ndr).
Qui si sarebbe distinto un pezzo grosso dell’ANAS, Mimmia Mattimannu, capace di svuotare parecchi bottiglioni di vino prima ancora di sedersi al tavolo con tutti i capuzzoni, che il vizio del vino già lo avrebbero di loro; il termine capuzzoni inoltre, secondo alcuni poeti estemporanei della zona, si presterebbe molto bene per concludere alcuni frastimi in rima rivolti proprio ad ANAS e compagni.
Mimmia, sapendo già di non essersi guadagnato simpatie in terra oschirese – dove più volte si sarebbe sentito augurare “sa ‘e Camoni” – sentiva dunque l’esigenza di trovare una soluzione rapida ed indolore alla questione Ponte Diana, per riuscire almeno a bogare biccu fora dae domo per il futuro.
Luego (subito ndr) sarebbero stati chiamati sul posto alcuni ingegneri per valutare nuovamente le condizioni del ponte appena chiuso e che, passa passende, avrebbero dato una controllatina anche al ponte romano che in questi mesi riaffiora sempre dalle acque.
I risultati delle perizie sarebbero stati scontati: il ponte romano sarebbe risultato più sicuro dell’attuale Ponte Diana, pertanto il problema relativo alla viabilità sarebbe stato risolto facilmente dall’ormai alticcio Mattimannu: traffico deviato sul vecchio ponte, per la felicità dell’ormai anziano ingegnere e generale Marco Vipsanio Agrippa.
La viabilità potrà dunque riprendere e, qualora fosse utile l’apertura di nuovi ponti, le autorità sarebbero pronte ad aprire Ponte Frassu, presso il quale però si potrà transitare solo con l’ausilio del green pass rafforzato, che non ha senso, lo sappiamo, ma ormai semus abituados gai.