Approfitta della pioggia per cercare lumache e trova Mesina e Jhonny lo Zingaro
NUORO. Mentre la stragrande maggioranza degli inzatteri (vignaioli ndr) maledice questi giorni di pioggia che impediscono di vendemmiare come si deve, c’è chi invece ne approfitta per andare a coccoi (corrobacca ndr), sfruttando le abbondanti piogge torrenziali, tra questi si sarebbe subito mosso il giovane fonnese Zuanne Atonzu, da anni residente nel capoluogo barbaricino.
Il ragazzo, nonostante la pioggia incombente, si sarebbe avviato in campagna (direzione Orgosolo) per fare un giro di ricognizione e portare a casa più lumache possibili; pertanto avrebbe fatto perdere le proprie tracce di prima mattina, a ora ‘e sas otto.
Le abbondanti precipitazioni avrebbero dunque aiutato il giovane nella ricerca, permettendogli, in mezza giornata, di raccogliere numerosi saccheddos (buste ndr) di deliziose lumache. Una quantità tale da obbligarlo a far rientro a Nuoro garrigu che ainu (carico come un poleddu).
Tuttavia, mentre era intento a riempire l’ultima busta, si sarebbe addentrato ulteriormente nella vegetazione, raggiungendo un sospetto barraccu in plexiglas nel quale, con grande stupore, avrebbe scorto la presenza di Graziano Mesina e dell’ultimo arrivato, Jhonny Lo Zingaro! Pertanto, impossibilitato a scappare per via del carico eccessivo, l’uomo si sarebbe giustificato con i banditi dicendo che si fosse avvicinato solo per cumbidare qualche lumaca! Specificando di non avere alcuni legami cun sa zustissia!
Felici di ciò, Grazianeddu e Jhonny, avrebbero trattenuto il giovane a pranzo, aiutandolo quindi a vuotare qualche saccheddu di troppo. Il desinare però, tra un bicchiere e l’altro, si sarebbe protratto troppo, finendo per insospettire i genitori del ragazzo che avrebbero chiamato immediatamente le forze dell’ordine.
Arrivati in loco, i carabinieri di Nuoro, avrebbero colto in fallo entrambi i banditi che, ormai capito di non poter più sfuggire all’arresto, avrebbero trattenuto i militari per pranzo, cumbidandoli, tra una chiacchiera e l’altra, tutta la scorta di abbardente. Ovviamente promettendo poi di non porre resistenza all’arresto.
Tuttavia i militari svegliatisi diverse ore dalla fine del pranzo, si sarebbero accorti di essere stati gabbati un’altra volta dalla primula rossa che, smontando addirittura l’intero barraccu in plexiglas, avrebbe fatto nuovamente perdere le sue tracce, stavolta insieme al compare.
I militari quindi, in accordo con Zuanne, non avrebbero raccontato a nessuno della disavventura (eccetto a noi), e sarebbero pertanto rientrati in paese dividendosi equamente i saccheddos di lumache rimanenti.