Aru smentisce le accuse: “Doping? No, vado forte per semplice apprettu intestinale”

PARIGI. Le pesanti insinuazioni della stampa francese e, in particolare, del quotidiano Le Monde hanno scosso e fatto discutere in queste ore tutti i media nazionali ed internazionali. In particolare il giornale francese avrebbe insinuato che il corridore sardo, avendo avuto in passato rapporti con atleti poi risultati positivi al doping, potrebbe a suo volta essere coinvolto nel giro. Insomma, Le Monde sarebbe paragonabile a quelle adorabili donne di paese che, non avendo di meglio da fare, tramite intuizioni investigative che farebbero impallidire perfino Jessica Fletcher, fanno clamorose scoperte su gravidanze di cui le stesse ragazze interessate non saprebbero nulla.

Detto ciò, dopo delle prime e blande smentite, Fabio Aru, ormai amico stretto dei cronisti di Radio Limbara, ha rilasciato in esclusiva per la nostra emittente delle dichiarazioni più esplicative ed approfondite. Costretto ad uno stop forzato durante il giro d’Italia, il Cavaliere dei 4 Mori è tornato alla carica nelle gare successive: ciò non è passato inosservato ai nostri cronisti che lo hanno infatti incalzato sull’argomento.

“Doping? Neanche per sogno, –ha confermato l’atleta- il segreto della mia ritrovata prestanza fisica è un altro. Seguendo la vostra pagina ho infatti notato il gesto atletico di Doumulin quando, arrivato al limite, si è fermato nella prima cunetta disponibile per, ehm… controllare che il posto fosse ben concimato. Ciò di cui pochissimi si sono accorti, però, è stata la velocità con cui ha dato le ultime pedalate prima di fermarsi”.

Sarebbe questo il punto saliente del discorso. Partendo dal presupposto che è sempre meglio che vi vedano cagando piuttosto che cagati, non si può certo trascurare il detto: “Si ides s’omine currende, o at furadu, o s’est caghende (qualora doveste vedere un uomo che corra, o ha violato il settimo comandamento, o ha da sbrigare urgentissime commissioni e ricevere un fax ndr)”. Dopo un consulto con i dottori del Team Astana, dunque, si è riusciti a raggiungere un equilibrato mix di tiramisù, ciliegie e prugne (con dosi di limone astringente in base alla lunghezza da percorrere) da magiare prima della corsa, ottenendo così un effetto di apprettu intestinale che sembra stia dando degli ottimi risultati ed è allo studio da parte delle equipe mediche delle altre squadre.

Nessuna sostanza illegale dunque; semplici furbizie frutto della saggezza popolare

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