Assalto caveau Mondialpol: rapinatori traditi da una ricarica postepay sospetta
SASSARI. Si è conclusa ben prima del previsto la latitanza del commando che nei giorni scorsi ha messo a segno il colpo più grosso della storia delle rapine sarde. Stiamo parlando del temutissimo gruppo di rapinatori che ha organizzato il colpo alla Mondialpol di Sassari col fantasmagorico bottino che si stima superi i 10 milioni di euro.
Bravissimi nell’organizzare il colpo, ma molto poco organizzati per il post-rapina. Le norme sull’utilizzo del contante vietano infatti di girare con importi superiori ai 1.000 €, motivo per cui i rapinatori, non sapendo dove tenere il bottino senza essere perseguibili a termini di legge o, peggio, essere accusati di evasione fiscale e subire un accertamento, avrebbero pensato di versare i soldi su un conto per poter provvedere poi alla spartizione degli stessi tramite comodi bonifici sui rispettivi conti personali.
Avendo scartato l’opzione di recarsi in Svizzera per versare i soldi là (visti gli improponibili costi dei biglietti aerei per uscire dalla Sardegna), gli uomini si sarebbero recati alle Poste e avrebbero spiegato all’impiegata allo sportello che avevano necessità di versare dei soldi; questa gli avrebbe consigliato di compilare i moduli per una economica carta PostePay Evolution per non perdere troppi soldi nelle spese di gestione di un conto che sarebbe stato subito prosciugato vista l’imminente divisione. La sorpresa sarebbe arrivata quando sul banco dell’impiegata sarebbero stati riversati 10 milioni di euro con la frase: “Guardi, noi li abbiamo contati e son 10 milioni, ma se non si fida li conti pure”.
Tutto sembrava procedere per il meglio, fino a quando l’impiegata allo sportello non avrebbe negato al commando il versamento: “il terminale dice che si possono depositare non più di 30mila euro”. Da ciò sarebbe nato un banale alterco, poi degenerato a male parole fra il commando e l’impiegata. Per sedare gli animi, una vecchietta in attesa di ritirare la pensione avrebbe chiamato i Carabinieri che, dopo una rapidissima indagine (e associando 15 uomini e 10milioni di euro ad una recente rapina di poco conto alla Mondialpol), avrebbero capito che si trovavano davanti al formidabile commando del colpo di Sassari, traendo in arresto l’intera banda.