Atterrato stamane bimbo di Laerru decollato dopo aver chiamato “papà” il babbo
LAERRU. È in festa il piccolo paese di Laerru dopo la notizia, giunta questa mattina, dell’atterraggio del piccolo Antoneddu Bessimicche, bimbo di 5 anni di cui si erano perse le tracce dal giorno della festa del papà babbo.
Il 19 Marzo, infatti, il bambino era rientrato da scuola, per presentarsi davanti al portone con un piccolo pensierino confezionato durante la lezione e fare una sorpresa al padre. Il genitore, aprendo la porta e trovandosi di fronte l’infante con il suo piccolo ed artigianale presente, si era commosso fino alle lacrime. Il problema sarebbe sopraggiunto quando, dopo aver recitato una piccola poesia al padre, il bambino avrebbe esclamato: “Tanti auguri papà!”, innescando nel padre un antico ed incontrollabile riflesso condizionato, insito nel DNA sardo che farebbe scattare il braccio in maniera involontaria.
“È una roba fora di gabbu! -ci ha spiegato il prof. Folgoradu dell’Università di Sassari- Nel DNA sardo è infatti presente un gene dominante, unico al mondo, che innesca una devastante quanto involontaria tempesta di colpi quando il figlio pronuncia quella parola di fronte al proprio padre, come vi può confermare il qua presente prof. Folgoradu che sarebbe mio pap…” (il prof. Folgoradu junior non è riuscito a ultimare la frase poiché avrebbe innescato nel proprio padre il riflesso di cui ci parlava; si trova ora ricoverato in rianimazione presso l’ospedale di Sassari).
Il bambino, -tornando a noi- colpito quindi dal padre sarebbe decollato a tipu razzo della NASA dal giannile di casa, senza nemmeno il tempo di rendersi conto di cosa fosse successo. Il padre, slogatosi la spalla per la potenza del colpo, avrebbe subito allertato i carabinieri del paese che gli avrebbero suggerito di chiamare direttamente l’ENAC e avvisare del volo fuori programma. La tempestività della segnalazione ha impedito, fortunatamente, l’abbattimento del piccolo da parte di alcuni caccia militari che transitavano in zona e che avevano notato l’oggetto volante non identificato.
Il bimbo, cullato dalle correnti d’aria avrebbe quindi passato in volo la giornata successiva, atterrando solo questa mattina -fortunatamente incolume- nelle campagne di Carbonia. L’atterraggio sarebbe stato fortunatamente attutito da un gregge di pecore e il bambino non ha riportato lesioni.
Una commovente storia a lieto fine che sta bodolando il webbe isolano e non solo.