Berchidda. Spuntino scambiato per presepe vivente acclamato vincitore di “Notte de Chelu”
BERCHIDDA. Momenti di confusione e disorientamento (dovuti a solenni imbreaghere) stanno accompagnando in questi giorni la realizzazione dei presepi rionali a Berchidda, in vista della terza edizione di “Notte de Chelu” del 10 Dicembre. La messa in posa di statue e capanne per le vie del paese, tende spesso a sfociare, infatti, in spuntini stradali improvvisati con arrostite e bevute per le strade con successive visite a spuntini similari in altri rioni (la scusa ufficiale sarebbe quella di vedere come sta uscendo il presepe, in realtà fonti sicure ci hanno confermato che sarebbe la sete a muovere questi novelli James Bond).
Mossi da questo inspiegabile istinto, una dozzina uomini sarebbero infatti arrivati (in condizioni non proprio ottimali) nei pressi dell’allestimento di uno dei presepi vicini, trovandosi di fronte ad una singolare scena: lo spuntino a cui erano giunti si era infatti fuso con la coreografia del presepe in allestimento. Così, se da una parte trovavamo ipotetici falegnami impegnati nel montare un tavolo, dall’altra una giovane madre dormiva (ormai esausta) vicino al marito (ormai cotto) e al figlio graziosamente assopito nel passeggino. Dietro di loro, a completare la natività stavano Pedru Trau, corpulento omaccione del posto, e Giuanne Ainu, quarantenne pluriripetente, ormai in procinto di prendere la licenza elementare. Non mancava neanche il classico angioletto: l’elettricista Anghelu Alas si trovava infatti appeso ad un terrazzo nel tentativo di sistemare un faretto d’illuminazione.
Sarebbe stata dunque questa singolare scena (e probabilmente l’alto tasso alcolico della comitiva) a indurli in errore: “ceee, presepe vivente così bello non ne ho visto mai io” avrebbe esclamato qualcuno, trovando immediata condivisione del suo pensiero. Tanta sarebbe stata la bellezza del quadretto che, magicamente e come nei veri presepi, avrebbero cominciato ad accudire alla scena (richiamati dal tam-tam di telefonate e foto su WhatsApp) numerose persone, pastori con le greggi e perfino alcuni immigrati che lavorano in nero nelle campagne del paese (ovviamente in veste di Re Magi).
Nonostante la manifestazione non preveda premi per il presepe più bello, questo sarebbe stato acclamato a furor di popolo come vincitore incontrastato dell’edizione 2016. Ovviamente, per non rovinare un siffatto capolavoro di presepe vivente, tutti i “protagonisti” sono stati costretti a rimanere sulla scena 24/24 e il povero Anghelu Alas legato al terrazzo senza possibilità di scendere.
L’organizzazione dell’evento invita ovviamente tutti quanti ad ammirare questo ed altri presepi rionali sabato 10 Dicembre dalle ore 15:30 a Berchidda.