Birrariani: la religione basata sulla birra fonda la prima chiesa a Bosa al Beer Fest
BOSA. Una religione basata sulla birra. Un sogno? Non più. È infatti ufficiale: la prima “chiesa” di questa nuova religione avrà la sua sede in Sardegna, a Bosa. Il Birrarianesimo, al pari del veganismo (o veganesimo), ha infatti raccolto in pochissimo tempo numerosissimo adepti ed è pronto ad entrare nell’albo ufficiale delle religioni e ha già alcune frange integraliste con propositi terroristici (requisito obbligatorio per essere considerato una religione).
Il Birrarianismo è nato dapprima come solo regime alimentare: il fondatore, Efisi Ispuma (cinquantenne ma che ne dimostra 70 di Assemini), era rimasto affascinato dagli imbreagoni del suo paese che passavano tutta la giornata al bar a bere birra senza mangiare nulla eccetto patatine o noccioline che sporadicamente il barista gli cumbidava per non far spegnere la sete.
“Il Birrarianismo era già nell’aria, io non ho inventato nulla” ci ha spiegato l’Ispuma sorseggiando un sacro boccale di biondo nettare nella sua villa al mare. “Mancava solo –ha proseguito- un profeta che ne ufficializzasse l’esistenza e che si ponesse a capo della religione, sfruttando tutti i benefit riservati alle alte sfere ecclesiastiche”.
È cominciata quindi così, come quasi tutte le religioni: dagli ultimi, dai diseredati che affollano i bar senza uno scopo. I fedeli sono già numerosissimi ed entusiasti e tra un rutto e l’altro ci hanno confessato: “Prima dell’arrivo del profeta eravamo solo imbreagoni senza speranza, ora siamo birrariani e sappiamo che si può bere per compiacere il dio Luppolo e non finire all’inferno costretti a bere acqua e birra calda e sventiata”. I precetti alimentari e morali sono molto severi: solo birra, patatine e noccioline; almeno una imbreaghera a settimana e pancia da birra di ordinanza.
L’organizzazione è già strutturata e finalmente avrà una sua capitale: “Ci serviva un luogo di culto, pieno di botti di birra e impianti spina… e un bar era troppo scontato -ci ha detto il profeta Ispuma- poi un nostro adepto, durante uno spuntin… cioè, una celebrazione, ha avuto un’illuminazione: Bosa, la sede del Beer Fest”. Immediata quindi la mobilitazione e i contatti con i vertici della manifestazione che si sono subito convertiti alla nuova religione e hanno messo a disposizione un gazebo-cattedrale da 15 metri per 20, alto 10 e con campanile-silos refrigerato da 30 metri che non lascerà delusi i fedeli.
Per tutti i curiosi e i potenziali fedeli birrariani, l’appuntamento è il 24 e 25 Aprile (domani e dopodomani) al Bosa Beer Fest