Boris Johnson ammette: “per pettinarmi mi scoppio una scatola di miniciccioli in testa”
LONDRA. Dopo essere stato nel mirino della critica a seguito della decisione di non chiudere il suo paese, puntando ad un’immunità di gregge rivelatasi per altro fallace, il primo ministro inglese avrebbe fatto stamane una confessione che spiegherebbe quei folli gesti del marzo scorso, nonché il perché della sua discutibile pettinatura.
“Tutti si chiedevano come facessi ogni giorno a conciarmi i capelli in questa maniera, pertanto ho ritenuto opportuno rendere pubblica la cosa, facendo in modo potessi contemporaneamente giustificare le azioni scellerate dell’inverno scorso, e di marzo in particolare”, avrebbe detto il presidente caleschidu (molto contento ndr).
“È mia abitudine la mattina, per pettinarmi più velocemente, farmi esplodere in testa una scatola di miniciccioli” avrebbe ammesso Boris Johnson, e ciò in effetti spiegherebbe la capigliatura a mo’ di culi pupù (puzonina dalla peculiare cresta ndr); “artifizio che mi permette di velocizzare i tempi soprattutto quando mi sveglio tardi e non ho voglia di prepararmi”, avrebbe affermato il ministro.
La sua teracca, intervistata stamane da BBC (Barore Burriccu Cozone, emigrato sardo mal visto nell’isola), avrebbe raccontato di aver avuto proprio a marzo alcune vicissitudine con l’uomo, che stava optando per il suo licenziamento dopo che la donna si sarebbe azzardata a preparargli la bagna (sugo ndr), dimenticandosi la chibudda (cipolla ndr). Pertanto la donna, conoscendo le abitudini dell’uomo, avrebbe ordito accuratamente la sua vendetta.
Considerato che Johnson la mattina non si laverebbe nemmeno la faccia prima di uscire di casa, mettendosi a “pettinarsi” a cara ‘e sonnu, e con gli occhi ancora impiastrati di zimiga (sporcizia ndr), la donna avrebbe approfittato di questa routine, per sostituire il pacchetto di miniciccioli con uno bene imbuttidu di mefisti.
Eplosione pirotecnica che avrebbe abbroeddato (fatto in brodo ndr) il cervello dell’uomo, facendogli quindi prendere le decisioni che tutti ricordiamo e che per fortuna vennero subito ritirate.
A quanto pare, anche il rinsavimento dell’uomo, sarebbe imputabile alla sua teracca che, per resettargli nuovamente il cervello, gli avrebbe passato la seconda scatola di mefisti.