Box in plexiglass nelle spiagge: si potrà coltivare tamatiga, patata e arreiga
Dal nostro inviato Matzeu Pilloni
BOSA MARINA (OR). Sta già facendo discutere l’iniziativa di dotare gli stabilimenti balneari di box in plexiglass negli ombrelloni per rispettare le distanze di sicurezza anti Coronavirus, ma alcuni imprenditori sardi hanno preferito mettere da parte le polemiche per cogliere la palla al balzo. All’interno dei box, infatti, sarà possibile coltivare gli ortaggi per l’approvvigionamento quotidiano delle famiglie.
È questa l’idea esposta da Massarzu Mustajoni, presidente della Coldiretti Chiaramonti che già da questo pomeriggio ha presentato il progetto durante una conferenza stampa su Skype alla presenza di giornalisti, imprenditori agrari e turistici e associazioni. “Sarà possibile sfruttare il caratteristico ambiente da forru mannu (serra in Campidano sotto il sole di agosto ndr) per poter coltivare i propri ortaggi.” spiega Mustajoni.
“Così le famiglie potranno unire l’utile al dilettevole impiegando i propri figli nella nobile arte dell’agricoltura mentre prendono il sole, visto anche che gli immigrati ultimamente scarseggiano. Basterà dotare i box di buste di àliga piene di terra e piantare lì i propri ortaggi, vedendoli crescere forti, vigorosi e pronti a mangiare”. Ma come fare per risolvere il problema dell’irrigazione? “Semplice – continua Mustajoni – si potrà utilizzare il proprio sudore, che secondo le previsioni sarà molto abbondante. Certo, gli ortaggi usciranno un po’ salati, ma si potrà così risparmiare sul sale per condirli. In questo modo avremo cibi salutari e genuini sulle nostre tavole, e le uniche cose bambe saranno le uscite dell’assessore Nieddu”.