Artes in Carrera: a Buddusò in mostra anche l’antica arte del fura campanas
BUDDUSÒ. Si è conclusa ieri con un notevole successo di pubblico la manifestazione “Artes in Carrera” a Buddusò. Una manifestazione che ha coinvolto le attività e le eccellenze del centro del Monte Acuto, creando una vetrina a cielo aperto per i prodotti del territorio. Numerosi gli stand (oltre 50) disseminati lungo le vie del paese che hanno offerto ai visitatori una panoramica sulla cittadina: dall’enogastronomia all’artigianato del ferro, passando per l’arte degli artisti locali.
Tra le numerose postazioni, una fra le più caratteristiche e visitate è stata sicuramente quella dedicata all’antica arte de sos fura campanas: si tratta infatti di un atavico mestiere che (pare) abbia origine proprio a Buddusò (sebbene gli abitanti del borgo sostengano che alcuni esponenti di spicco di tale corporazione fossero del vicino centro di Alà dei Sardi). Questo antico mestiere, come dice il nome stesso, consisteva nel rubare campane altrui per collocarle nei campanili del paese a mò di bottino di guerra.
“Le forme più antiche di questa arte –spiegano gli addetti allo stand- risalgono al medioevo e sono andate avanti con alterne fortune nel corso dei secoli passando dal furto di piccole campanelle per il bestiame, all’asportazione di intere batterie di campane da chiesa”. Presso lo stand sono stati esposti numerose fotografie d’epoca oltre a progetti e studi compiuti nel corso dei secoli per il furto di campane dai tutti i campanili del circondario. In esposizione si trovavano perfino pallini di piombo estratti dalle terga dei grandi fura campanas del passato.
Questa nobile professione ha generato, nel tempo, non poco attrito con le popolazioni dei centri confinanti e, secondo recenti studi, sarebbe proprio alla base del modo di dire “lotta di campanile” in quanto i fura campanas erano soliti innescare azzuffi e scompiglio nei centri presso cui andavano ad eseguire le trasferte.
Il mestiere, purtroppo, oggi sta cadendo in disuso, ma è stata fondata una associazione con lo scopo di preservare questa antica arte e riportarla ad un nuovo splendore: “perché la Sardegna non è fatta di soli campanari, ma anche di coloro che quelle campane gliele procurano… in un modo, o nell’altro”