Castelsardo. Al via la petizione per cambiare nome in Castell’italiano
CASTELSARDO. Un risveglio surreale stamane nel piccolo centro dell’Anglona dove, da diversi giorni un gruppo antindipendentista si sarebbe barricato all’interno del castello, facendo scattare un’occupazione in piena regola.
Il gruppo, al quale si sarebbero poi aggiunti diversi sardi ma anche italiani del posto, avrebbe deciso di occupare il castello e di illuminarlo con il tricolore. L’obiettivo? Quello di chiamare alla rivolta la popolazione per scacciare questi fastidiosi sardi e cambiare il nome al paese, troppo sardo per alcuni e non abbastanza adatto alle idee politiche italiano-centriche.
Peccato però che molti membri della setta, forse già troppo italiani, non avessero colto il messaggio di invito alla rivolta, non trovando nulla di inconsueto in quell’illuminazione; perciò nonostante il segnale che avrebbe dovuto dare il via alla sommossa, solo in pochi si sarebbero presentati al castello al grido di “IRIXIC”. Soltanto dopo alcuni giorni di attesa dei rinforzi e dell’insurrezione popolare, uno dei membri avrebbe trovato l’escamotage per far sì che il messaggio fosse compreso da tutti i membri, così da poter far partire la rivolta e la raccolta firme: invece di illuminare il castello con i tre colori della bandiera italiana, si sarebbe fatto leva solo sul rosso.
Gli antindipendentisti mancanti, pensando che il castello fosse appena stato occupato dalle zecche comuniste, si sarebbero fiondati al suo interno, dove, a sorpresa e con stupore, avrebbero trovato i propri colleghi.
Subito sarebbero stati esposti gli striscioni con su scritto “Castelsardo non è Sardegna” ed in concomitanza sarebbe partita la raccolta firme volta a mutare il nome in un più consono Castell’italiano.
I rivoluzionari sono sicuri che la manovra avrà esito positivo perché, prima di farla partire, verranno ostracizzate dal paese tutte le persone che si sentono solo sarde.