Si ammala di cirrosi: baristi fanno colletta per un fegato nuovo. La storia commuove il web
OZIERI. Storie di quotidiana umanità che riescono ancora a commuovere un mondo sempre più cinico e distaccato. È il caso della storia di Barore Tazza, simpatico e facoltoso imbreagone professionista ozierese recentemente divenuto una piccola star del web. L’uomo, 67 anni, è un conosciutissimo e stimato frequentatore di tzilleri della cittadina logudorese, sempre pronto a scherzare e bere con gli avventori che affollano i locali bar.
Ma questa sua vena di allegria stava andando spegnendosi da quando, circa 6 mesi fa, i dottori avevano diagnosticato al signor Barore una brutta cirrosi epatica: il fegato era da buttare e occorreva trovarne uno nuovo. Fino ad allora zero alcol, tassativamente. È stato a questo punto che è avvenuto il miracolo: i baristi della zona si sarebbero accorti a fine mese di un crollo delle vendite di alcolici superiore (in alcuni casi) a oltre il 50% del normale fatturato. Un crollo mostruoso che stava mettendo in ginocchio numerosi esercizi e che è stato successivamente collegato all’assenza dell’uomo dai locali.
Che fare? Il buon cuore dei baristi si è attivato: contribuendo in base alle possibilità di ciascuno, gli esercenti hanno messo su una colletta e raccolto i soldi necessari ad acquistare un fegato nuovo sul mercato nero dell’Est Europa. Le malelingue dicono che a conti fatti era più remunerativo per i baristi investire in un fegato nuovo piuttosto che rinunciare alle entrare l’uomo che garantiva. Ma noi siamo degli inguaribili romanticoni e vogliamo pensare che sia stato un gesto dettato dal cuore e non dal fatto (appurato dall’agenzia delle entrate) che un fegato nuovo costi 150mila euro e che l’uomo spendesse quella cifra in soli 3 mesi di bevute.
La storia, postata su facebook da alcuni dei baristi promotori dell’iniziativa, ha commosso il web, diventando presto virale. Una nuova vita attende il signor Tazza che, ricevuto da poco il nuovo fegato, ha già cominciato le operazioni di rodaggio per rimettersi in pista più cotto di prima