Corteggiamento finisce male: “Ciao fiore, posso coglierti?”. Lei ce lo ribalta a schiaffi
NULE. Non sempre gli amori di gioventù son corrisposti e non sempre è facile accettare un diniego dalla donzella di cui ci si è innamorati, ma i recenti fatti dimostrano che le ragazze di oggi non perdono tanto tempo in chiacchiere quando si tratta di respingere gli spasimanti in modo deciso.
È quando accaduto nei giorni scorsi a Nule, solare cittadina del Goceano, dove Bobore Amorosu, venticinquenne di 27 anni del posto, una volta raccolto tutto il suo coraggio, avrebbe deciso di dichiarare il proprio amore a Antonietta Ciaffu, avvenente signorina del paese (le abbiamo chiesto l’età ma non ha risposto e ha preso a schiaffi anche noi).
Dopo un tentativo di serenata finito a secchiate d’acqua (siano benedetti i bagni moderni, altri tempi si usavano altri liquidi) la notte precedente, Bobore si sarebbe avvicinato di persona alla ragazza dopo averla incontrata per strada ed esordendo con una frase che risale alla notte dei tempi (si pensa fu coniata da Adamo per corteggiare Eva): “Ciao fiore, posso coglierti?”. La ragazza non avrebbe preso di buon grado l’amoroso intento del giuovine e ce lo avrebbe ribaltato a suon di ceffoni urlandogli (e facendoglielo mettere in pratica) di decollare immediatamente e non avvicinarsi più.
Il povero Bobore ha riportato ferite al volto guaribili in 30 giorni, ma non potrà mai sanare la profonda ferita che Antonietta ha aperto nel suo cuore. E voi lettori che ci seguite, basta con questi approcci dell’era del Cagalano (o dell’annu 3 se preferite), aggiornate il vostro repertorio di frasi da conquista!