Cristiano De André shock: “Il bombarolo? venne scritta per gli Oschiresi”
PUNTA BALISTRERI. Notizia incredibile quella che questa mattina ci è arrivata direttamente per bocca di Cristiano De Andre, con il quale ci siamo diretti ad Oschiri per bere qualche birretta. Da grandi ammiratori di De André, discorrendo del più e del meno, abbiamo avuto una rivelazione che lascerà di sasso i nostri lettori: nonostante fossimo consci del grande legame che univa il grande Fabrizio alla nostra terra, mai ci saremmo immaginati che “il bombarolo” fosse una canzone che l’autore genovese avrebbe voluto dedicare al paese di Oschiri (ridente località del Lugodoro settentrionale famosa nel dopoguerra perché qualsiasi diatriba, o cale si siat cosa, veniva risolta con un bel colpo d’artiglieria).
Per queste ragioni il nostro Cristiano era restìo a trattenersi con noi nella contrada oschirese ma noi, da buoni sardi, abbiamo spiegato al cantautore che non era giusto far di tutta l’erba un fascio. Il paese inoltre è alquanto mutato in questi ultimi anni rispetto alle realtà che il padre descriveva; inoltre, noi di Radio Limbara, ad Oschiri eravamo praticamente intoccabili viste le nostre conoscenze e le varie imbreaghere prese in loco.
Una volta tranquillizzatosi, il nostro ospite, però, non avrebbe retto il ritmo nel tracannare la birra (che ci era stata cumbidata in quantità industriali), cominciando a fare ‘inu malu (vino cattivo ndr), vantandosi di essere intoccabile grazie alla sua fama e prendendo a provocare ed importunare i presenti. Nonostante sulle prime avessimo preso a ridere la cosa, la situazione è precipitata quando De Andrè ha cominciato ad accusare gli oschiresi di aver partecipato (o quanto meno aiutato) al sequestro del padre.
A questo punto, per evitare che la situazione degenerasse, abbiamo preso il cantante a colletteddu e ci siamo diretti verso le nostre vetture, ma ecco la sopresa: quella che pochi minuti prima ci era sembrata una innocua scorreggia da demolizione, era in realtà il boato di due ordigni che avevano fatto brillare le nostre vetture dandogli il caratteristico color carbone scuro di Oschiri, tanto in voga negli anni addietro.
Dopo esserci sbarazzati di Cristiano abbandonandolo in un abbeveratoio per accelerare il suo processo di smaltimento della cogogna, abbiamo fatto rientro a piedi fino a Punta Balistreri per evitare ulteriori guai con la malavita oschirese.