“Dolcetto o Scherzetto?” Anziano sardo si gioca a schiaffi due bambini
OZIERI. Poteva finire in tragedia, ed infatti non ha deluso le aspettative di tanti anziani del paese, la vicenda avvenuta ieri ad Ozieri, quando un anziano ma arzillo ottantunenne avrebbe preso a iscavanadas schiaffi alcuni ragazzini a detta sua, colpevoli di essere un po’ troppo moderni.
Protagonista della vicenda, se si escludono le guance dei due bambini, Istevene Istampuantigu: uomo di vecchio stampo, nonché nostalgico dei tempi e della Sardegna che furono. L’uomo sarebbe infatti conosciuto da tutti in paese per via dei suoi usi e costumi arcaici: sua particolarità sarebbe quelle di odiare, a prescindere, qualsiasi cosa importata dal continente o da altri paesi.
A farne le spese sarebbero stati due fratellini autoctoni, i fratelli Paulu e Andria Iscattulada che, ignari della reazione, si sarebbero presentati a casa dell’uomo la sera di Halloween a chiedere “Dolcetto o scherzett…”. Neanche il tempo di finire la frase di rito, che uno dei fratelli si sarebbe ritrovato a ingullire sas barras insieme alla vocale che non era riuscito a pronunciare, mentre il fratello minore, seguendo la tradizione continentale, se la sarebbe fatta nei pantaloni. “Cherzo ischire chie bos las imparada custas caz*adas” avrebbe detto l’uomo.
I bambini, dopo essersi “ripresi”, sarebbero scappati in lacrime per andare ad avvisare i propri genitori dell’accaduto, seguiti furtivamente dall’uomo che voleva godersi il momento in cui i due “moderni fratelli” avessero preso il resto (degli schiaffi) dal padre, come si faceva un tempo (o almeno con la speranza che ciò accadesse ancora). Istampuantigu però, nascostosi in perra ‘e janna, non avrebbe sentito gli abituali rumori di isculivittas che avrebbero dovuto risuonare durante la podda, ed avrebbe così deciso di bussare per chiedere spiegazioni ed insegnare ai genitori ad educare i propri figli. Ciò che avrebbe visto all’interno dell’abitazione però sarebbe stata una stanza completamente addobbata per la “festa delle streghe”, che avrebbe fatto capire all’uomo che “fizu ‘e attu attulinu“.
Dopo alcuni minuti di interminabile silenzio e sbigottimento dell’Istampuantigu, il padrone di casa avrebbe esordito dicendo: “le piacciono i nostri addobbi?” facendo così andare su tutte le furie l’ospite che avrebbe perso il controllo di se, rispondendo “no! Anzis, como bos addobbo eo!” sferrando pugni, schiaffi e spuntate di piedi a non finire.
La rissa sembrava stesse finendo in favore dell’anziano, nonostante l’inferiorità numerica; la sconfitta, contro ogni probabilità, sarebbe arrivata presto però, ovvero quando dalle scale si sarebbe presentato un cagnolino vestito e decorato per la festa. La vista dell’animale addobbato ha infatti provocato 13 infarti al povero Istevene, facendogli così perdere l’incontro.