Emigrato sardo arrestato per abigeato: trasportava il bestiame rubato sul bus
MILANO. Ha dello sconvolgente il fatto accaduto due giorni fa e che ha turbato l’intera popolazione immigrata della città della “Madunina”. Bachisio Tanca noto Contrabbandu, 55 enne autista di Bus dell’ATM di Milano originario di Lodè, è stato arrestato con l’accusa di traffico illegale e ricettazione di ovini.
Il Tanca portava avanti l’illecito da ormai 10 anni utilizzando l’autobus aziendale come mezzo di trasporto per i suoi loschi traffici. Agiva durante la notte: caricava gli ovini rubati da un sobborgo in periferia e li scaricava in un capannone industriale nei pressi di Malpensa dove questi venivano abusivamente imbarcati nei voli Meridiana e arrivavano in Sardegna per essere smistati nei cuiles della vicina Baronia.
La copertura era a prova di bomba e studiata nei minimi dettagli: sfruttando la prima fermata del suo turno di servizio (Stazione Centrale) in cui il bus si riempiva di soli extracomunitari, l’autista di Lodè si assicurava la copertura dell’odore di laddara e se qualcuno faceva domande sulle strane palline sparse per terra, l’uomo inveiva contro una compagnia di senegalesi che puntualmente perdeva il materiale da lavoro per collane e bracciali.
Due giorni fa, però, è stato lo stesso Tanca a tradirsi dimenticando sos bottes da campagna (rigorosamenti coperti di cascasina ndr) ai piedi durante il servizio e un ovino nel portabagagli che a fine turno avrebbe dovuto cucinare come piatto principe di uno spuntino al Circolo di Sardi “Sos Maccos de Lodè” a Sesto San Giovanni. In un momento di distrazione l’uomo avrebbe infatti accidentalmente aperto lo sportellone inferiore facendo così notare la presenza dell’ovino a tutti coloro che affollavano la Stazione Centrale. Qualche animalista presente avrebbe quindi avvisato le forze dell’ordine asserendo che la pecora non fosse trasportata nella regolamentare gabbietta per animali e facendo scattare un controllo.
Vani sono risultati i tentativi del Lodeino di far passare l’animale per un sacco di cotone dimenticato dai marocchini il giorno prima. L’intervento sul posto delle unità zoofile ha permesso agli inquirenti di seguire le tracce e risalire, però, solo ai complici dell’uomo sul territorio lombardo poiché all’arrivo a Olbia le tracce olfattive si confondono con quelle del depuratore adiacente all’aeroporto.