Falso donnaiolo si tradisce: “Si aìo appidu una pisedda gasi? Totta die pugnettende fia istadu!”
ALA’ DEI SARDI. Cade ad Alà dei Sardi la leggenda di Paulu Caldu, il cinquantenne Alaese che si stava facendo conoscere in tutti sos cuiles della Sardegna. Leggenda che lo avrebbe messo in vetta alla classifica isolana come prolifico seduttore: ciò gli avrebbe portato dietro numerose schiere di ragazzini in pubertà che avrebbero iniziato ad adorarlo come una divinità e sparso per la Sardegna i racconti delle sue gesta.
Ben presto però, al cinquantenne Alaese, gli anziani del luogo avrebbero attribuito l’appellativo di Coddadore Mascheradu (nome preso in prestito dalla DS comics): a detta degli anziani l’uomo era infatti poco credibile e pare che nessuno mai lo avesse visto in dolce compagnia. Ben presto anche i ragazzi avrebbero però visto con i loro occhi il crollo di un mito: era un sabato particolare per i giovani ragazzi alaesi perché si vociferava che da Buddusò dovesse arrivare una nota signorina ventenne, Serena Bucciaecanna, che nonostante la giuovine età era già sulla bocca di tutti (e non solo), poichè avvistata molto spesso a culu paradu in procaci pose in diversi cuiles tra Alà dei Sardi, Buddusò e Pattada.
Durante la serata numerosi ragazzi alesi avrebbero iniziato ben presto a fischiare la ragazza buddusoina secondo le antiche regole dell’amor cortese (che prevedono dopo il fischio l’azione di truvare le ragazze e le rispettive amiche -a mo’ di gregge- fino a portarle in un luogo appartato). Durante quest’arco di tempo i giovani hanno poi riferito che il Caldu fosse piuttosto turbato e insolitamente silenzioso (l’uomo stava pensando in realtà a qualche frase epica per far capire ai ragazzi che la sua fama era meritata). Durante la truvatura delle donzelle pare che la buddusoina sia stata erroneamente portata vicino al Caldu, provocando nell’immediato una reazione ad effetto all’interno dei suoi jeans e un conseguente arrossamento delle gote del nostro latin lover. Una volta allontanatasi la giovane, gli occhi di tuttti si sarebbero puntati verso il nostro eroe in attesa di un commento memorabile che mostrasse tutta la sua esperienza in materia; pare però che Paulu -secondo la ricostruzione- avrebbe clamorosamente rovinato la propria fama con una frase da annales latini: “Si aìo appidu una pisedda gasi? tota die pugnettende fia istadu!”