Finiscono ad uno spuntino-sfida Berchidda-Oschiri: 5 olbiesi in prognosi riservata per coma etilico
SILVANI. Parafrasando Dante “galeotto il bivio e chi lo scrisse”: tragico finale di serata per 5 amici olbiesi che di rientro da alcune commissioni a Sassari avrebbero deciso qualche giorno fa di fermarsi a Berchidda per bere un caffè e sincerarsi che le condizioni della strada fino ad Olbia fossero buone (vista l’ondata di maltempo che imperversava nei giorni scorsi). Così i giovani avrebbero imboccato il bivio che dallo scorrimento veloce porta alla Strada del Vermentino di Berchidda e si sarebbero successivamente persi nelle campagne finendo a Silvani, fiume che separa i territori di Berchidda e Oschiri. Proprio in zona neutra si svolgeva il derby fra i due paesi: uno spuntino biblico per mettere alla prova i palati e gli stomaci dei commensali e decretare quale fosse il paese più forte. Al girone d’andata aveva vinto Oschiri con 2 sopravvissuti e la compagine berchiddese aveva tutte le migliori intenzioni per rifarsi dell’amara sconfitta.
Gli olbiesi, fermatisi a chiedere indicazioni, sarebbero stati invitati ad entrare e assistere come arbitri alla sfida e caldamente invitati a non lasciarsi coinvolgere dall’ambiente di ignoranza che avrebbe sovrastato. La curiosità ha però giocato un brutto scherzo ai 5 amici di Terranova che dopo aver rassicurato i commensali con la frase “tranquilli, siamo abituati a bere… già reggiamo” si sarebbero lanciati nella mischia.
Il primo a farne le spese è stato A. D., studente che è stato rovesciato a pochi secondi dal fischio di inizio da una incredibile alitata ad acquavite di un oschirese che si era già avvantaggiato con un portentoso aperitivo. In seguito sarebbero caduti nell’ordine:
- M. F. (fighetto di zona) dopo aver resistito eroicamente in un testa a testa ad anice contro Antoni Ampulla, vicesindaco di casa sua;
- S. S. (figlio di emigranti tedeschi) travolto da Gianne Rassu che gli è franato addosso dopo essersi addormentato in piedi;
- M. D. (attaccabrighe) dopo due bicchieri di vino (avrebbe tirato fuori la scusa di essere a stomaco vuoto). Etichettato come debole è stato in seguito gettato nel fiume e risulta ancora disperso;
- D. A. (disoccupato) che è stato l’ultimo a cedere sotto i devastanti attacchi ai gas lacrimogeni dei commensali che avevano aperto le valvole di sfiato intestinali per diminuire la pressione sui bottoni dei pantaloni. Il disgraziato che era ormai sul punto di denegerare nel coma etilico ha ricevuto il colpo di grazia dai gas.
I 4 malcapitati (proseguono le ricerche di M. D.) sono attualmente ricoverati in prognosi riservata presso l’ospedale di Olbia e i medici non hanno voluto rilasciare ulteriori dichiarazioni.
Dal punto di vista agonistico Berchidda è riuscita questa volta a rifarsi grazie al nuovo centravanti di sfondamento Bore Matta che ha sbaragliato la concorrenza sopravvivendo a 5 portate di antipasto, 3 piatti di pasta al ragù di cinghiale, 6 maialetti, pane e formaggio, caffè e digestivo (coperto incluso).