Allarme di GreenPeace: “Coi cambiamenti climatici dall’intradura solo caldo e non friscura”
CAGLIARI. “L’allarme è serio, c’è poco da burulare”, ha dichiarato questa mattina la portavoce di GreenPeace Sardegna, Mariedda Sanna Fata in Agricola, in una seguitissima conferenza stampa online convocata per rendere pubblici i risultati di una ricerca che la sezione isolana dell’associazione ambientalista ha commissionato alla blasonata Università degli Studi e degli Studiati di Tandalò.
“I cambiamenti climatici che stanno interessando il pianeta, a breve non avranno effetti solamente sull’agricoltura, ma anche sulla società”, ha spiegato la portavoce. Il risultato shock della ricerca riguarda in particolar modo la società sarda e i delicati equilibri che si creano con i parenti acquisiti: “Sebbene in passato l’intradura non comportasse né caldu e né friscura per la famiglia che ospitava un nuovo membro, in futuro le cose cambieranno”.
Il trend climatico degli ultimi millenni tende infatti ad un preoccupante aumento della temperatura causata dall’intradura: se l’uomo del Neolitico doveva combattere con un’intradura che portava freddo (una persona in più da coprire la notte, con la coperta di famiglia), col passare del tempo la situazione è andata migliorando, portando un’intradura temperata.
A seguito della rivoluzione industriale, però, l’apporto calorico dei parenti acquisiti è andato in crescendo e a breve sfocerà in tragiche conseguenze: si stima, infatti, che dal 29 Dicembre 2050 o, al massimo, dal 22 Gennaio 2051, l’intradura produrrà caldo e contribuirà in maniera sempre più significativa al riscaldamento climatico e al riscaldamento degli ambienti familiari, causando risse durante i pranzi di Pasqua, specie se quest’ultima cadrà “alta”, ovvero oltre la prima decade di Aprile.
Ottimista comunque l’associazione dei dentisti, vista la crisi patita negli ultimi anni proprio per l’appianarsi di numerose tensioni familiari a causa della lontananza tra parenti imposta dal Covid; l’aumento di risse avrà inoltre benefici a catena su tutta la filiera sanitaria privata, dai fisioterapisti, ai chirurghi, passando per i radiologi.
Una grossa opportunità di lavoro per tutti, insomma, ancora una volta a scapito dell’ambiente.