Anziano interrompe consacrazione del vino durante la messa: “Lassa su cuntrestu e cumbida!”
OSCHIRI. Non è una novità che in Sardegna le donne facciano fatica più del solito a trajinare (accompagnare amorevolmente a braccetto ndr) i propri mariti nella casa del Signore. Radio Limbara stessa se ne è già occupata diverse volte: è anche vero, però, che le donne non si arrendono mai e in una maniera, o nell’altra, cercano sempre di arrivare ad un compromesso per riuscire nell’intento.
Stavolta l’insistenza avrebbe fatto sì che Pedrantoni Feghe, pastore del piccolo borgo di Oschiri sia stato convinto dalla moglie Caderinanzela Matraccula ad entrare in chiesa, provocando –tanto per cambiare- un vero disastro. La donna sarebbe infatti riuscita a portare l’uomo in chiesa solamente dopo averlo agabbadu a isciompere (steso ndr) a colpi di bottiglia di limoncello dopo una pesante imbreaghera, portandolo così alla messa praticamente privo di sensi: tanto sarebbe bastata la presenza.
Sfortuna ha voluto, però, che l’uomo si sia risvegliato quasi a fine messa e per di più nel momento della consacrazione del vino. Non essendo stato a messa dal giorno del matrimonio (in cui in effetti il prete l’aveva –a suo dire- cumbidato) e inebriatosi all’istante dal profumo del cabernet riconosciuto persino dall’ultimo banco, l’uomo, vedendo il prete alzare il calice ed esclamare “Gesù prese il calice del vino e…” avrebbe impaurito il sacerdote con un urlo sovrumano intimandogli: “Lassa su cuntrestu e cumbida!”.
Nella chiesa sarebbe scappata qualche risatina e si sarebbero attivati gli sguardi fulminanti delle vecchiette della prima fila. A salvare la situazione – visto che l’uomo si avvicinava seriamente all’altare per farsi cumbidare– sarebbe intervenuta Binza Devota, storica bigotta locale che, con un colpo di borsetta sul setto nasale, avrebbe fatto stramazzare a terra l’uomo privo di sensi (per la felicità e il visibilio delle devote delle prime file).