iPhone riconoscerà anche gioielli. Dorgali insorge: “Si sblocca anche con false zoigas olianesi”
DORGALI. Non ci sono dorgalesi nel team di sviluppo del nuovo iPhone X, il nuovo fiore all’occhiello della ditta di Cupertino, questo è poco ma sicuro. Certo, i capoccioni del marketing mai si sarebbero aspettati tante proteste davanti alle nuovissime tecnologie dell’ultimo figlio di casa Apple: le caratteristiche dello smartphone di cui tutto il mondo parla e, davanti alle quali, tutto il mondo è rimasto a bocca aperta, hanno fatto storcere il naso –e non poco- agli abitanti di Dorgali.
Una peculiarità del nuovo telefono è, infatti, la capacità di riconoscere il volto del proprietario e di sbloccarsi non appena questi venga inquadrato dalla fotocamera frontale. In più, cosa non da poco, qualora il telefono abbia difficoltà nell’inquadrare il volto, è possibile sbloccarlo facendogli memorizzare collane e gioielli che si tengono al collo. Una funzione molto comoda, a detta degli sviluppatori, che permette lo sblocco del telefono qualche secondo prima, facendolo trovare già sbloccato all’utente prima ancora che questi posi gli occhi sullo schermo; d’altra parte, a detta dei tecnici, è piuttosto difficile che due donne indossino i medesimi gioielli… almeno in America! Di parere del tutto opposto sarebbero, invece, i dorgalesi: un paio di esemplari di prova del nuovo iPhone sarebbero infatti approdati ad altrettanti beta-tester del posto che avrebbero scoperto una clamorosa falla nella sicurezza del dispositivo.
“Nelle impostazioni di sblocco con riconoscimento del volto e dei gioielli –spiega Cipriana, una delle beta tester dorgalesi del progetto- avevo memorizzato il mio volto e la mia zoiga (gioiello tipico del costume femminile dorgalese ndr), certa che il mio telefono sarebbe stato al sicuro”. Potete facilmente immaginare lo stupore della ragazza, quando, con orrore, avrebbe scoperto che la sua amica olianese Monserrata (indossante anch’essa una zoiga, sebbene non propria del costume di Oliena) era riuscita a sbloccare il telefono senza neanche sapere come avesse fatto.
“Impossibile! –spiega ancora Cipriana- ho pensato in un primo momento. Poi, andando per esclusione e con vari tentativi, abbiamo capito che il problema era proprio nel riconoscimento de sa zoiga. Ho ripetuto il test anche con il telefono della mia amica… e nemmeno il suo è riuscito a distinguere la zoiga originale dorgalese da quella falsa olianese!”.
La storia ci ha messo poco a passare di bocca in bocca e l’indignazione è montata di pari passo con la rabbia popolare. Le polemiche mai sopite sul gioiello dorgalese sono tornate alla ribalta sui social e sulla stampa, tanto da costringere la Apple ad incaricare un team di esperti con lo scopo di classificare i gioielli sardi e studiare nuove misure di sicurezza per evitare che i telefoni delle ragazze dorgalesi possano essere facilmente “hackerati” da agguerrite ragazze olianesi indossanti zoigas tarocche