ISTAT smentisce: le bagasse fanno un sacco di soldi durante la Settimana Santa
ROMA. I tempi cambiano, si sa… quello che fino a ieri era certezza oggi può essere spazzato via in pochi attimi. È quanto successo ad uno dei più famosi e granitici detti che guida la vita dei Sardi da generazioni. Secondo la tradizione popolare, infatti, durante la Settimana Santa le bagasse prostitute soffrirebbero di una protratta e grave mancanza di clienti per via dei dettami religiosi che imporrebbero a questi ultimi l’astinenza dai piaceri della tavola, del bicchiere e della carne in funzione della purificazione spirituale necessaria alla preparazione all’evento pasquale.
I giovani però, come confermato anche da altri studi, sarebbero sempre meno legati alla religione e sempre meno rispettosi dei suoi secolari precetti. Il numero sempre crescente di multe registrate nelle vie che generalmente fungono da vetrina per le gentili donzelle ha fatto insospettire Pedru Calculu, dipendente dell’ente statistico che ha voluto vederci chiaro: l’aumento delle multe non poteva che significare la presenza di grandi volumi di traffico nelle suddette vie e verosimilmente grandi volumi di affari per le signorine.
Una volta spiegata l’intuizione al direttore dell’ente, sarebbe stata avviata un’indagine statistica che avrebbe portato alla clamorosa scoperta: da diversi anni a questa parte pare che l’avvicinamento della ricorrenza pasquale corrisponda non più ad un calo delle “compravendite stradali”, quanto perfino ad un loro aumento.
Il commento a caldo di Antoni Poveru, presidente della ASICBICS (Associazione Sardi Ispiantados Che Bagassa In Chida Santa) non si è fatto attendere: <<Dovremo cambiare nome all’associazione, sa bagassa ‘e s’ISTAT!>>
Occhio dunque d’oggi in innanzi ai proverbi che utilizzerete, non sempre sono aggiornati ed ancora attuali!