Anziana la voleva in bocca ma il prete gliela dà in mano: schiaffi nella casa del Signore
OLZAI. Schiaffi come se fosse il giorno del giudizio universale sono scesi come la neve la scorsa domenica nel piccolo centro di Olzai: a sferrarli sarebbe stata una stimata vecchieta del paese, nota a tutti per intonare ogni santo giorno le canzoni in chiesa a squarcia-gola, ma soprattutto per essere una cristiana tradizionalista! Alcuni paesani raccontano di come ancora oggi rimproveri, ad ogni prete che incontri, il fatto che la messa fosse quella che si recitava in latino e non di certo quella di oggi.
Stavolta a far scattare le ire della signora sarebbe stata una situazione casuale: infatti chi conosce la signora sa come dovrebbe comportarsi per tenerla calma, ma evidentemente il sacerdote, Don Antoni Ischivosu (che oggi sostituiva il prete locale), non sarebbe stato avvisato per tempo.
Don Antoni, infatti, divenuto prete solamente per evitare di andare a mungere e spedrighinare con il padre, sarebbe noto nel suo paese natio per essere una persona schizzinosa (oltre che fadigosa). Tale caratteristica però mal si concilia con il sacro rito della comunione, durante la quale il prete è costretto a metterla in bocca (l’ostia, ite fizzis pensende?) a mani nude! senza contare il fatto che il 99,9% degli anziani durante l’atto avrebbe il vizio di mordere o spesso si cimenti in manovre di morso in stile caimano col rischio di perdere la dentiera.
Il sacerdote quindi, per ovviare il problema, aveva approfittato anni orsono della nuova “legge” che consentiva ai fedeli di prendere l’ostia in mano; tendenza che all’epoca incontrò non poche resistenze e ribellioni: la più nota fu quella degli estremisti capeggiati da Maria Teresa Un’iscutta in una chiesa indiana… ma nonostante tutto la “legge” passò, permettendo ai fedeli di prenderla in mano senza rischi per le dita dei sacerdoti.
Don Ischivosu avrebbe quindi commesso – durante la messa -l’errore di dare l’ostia in mano alla povera signora che, scandalizzata, avrebbe iniziato a schiaffeggiarlo davanti a tutti, proprio mentre il pover’uomo non poteva difendersi a causa della pisside piena che teneva in mano con dentro le ostie rimaste.
Solo la tempestiva supplex sulla donna da parte di uno dei chierichetti leggermente fissato col wrestilng ha evitato ulteriori e peggiori conseguenze.