RAI. Licenziati i sabotatori che giocavano a zocca janna a Porta a Porta
ROMA. Probabilmente credevano di essere simpatici; probabilmente lo ritenevano un gesto goliardico; ma gli è costato il posto di lavoro. È la triste vicenda dei fratelli Zocca, entrambi emigrati a Roma per lavorare presso l’emittente radio-televisiva nazionale.
Ma procediamo con ordine: da qualche mese a questa parte, dei simpatici burloni non meglio identificati (fino a ieri) avevano preso il vizio di giocare a zocca janna (il famoso gioco di suonare il campanello e/o bussare ad un portone e poi scappare) nientepopodimeno che alla famosissima trasmissione di Bruno Vespa “Porta a Porta”, trasmessa sulla rete ammiraglia della RAI. In numerose puntate, Vespa sarebbe infatti andato ad aprire il portone (da quando hanno licenziato il maggiordomo tocca a lui farlo) trovandosi davanti soltanto sa carrera senza anima viva in giro.
In un primo momento si era pensato ad un malfunzionamento del campanello dovuto ad un falso contatto elettrico sul pulsante. Vano era stato il tentativo dei tecnici, però, di trovare il suddetto guasto. Il campanello pareva funzionare alla perfezione. Dopo qualche trasmissione, il Vespone nazionale avrebbe quindi preso la buona abitudine di passare le puntate appostato vicino al portone per tentare questi sacrileghi che osavano turbare il buon andamento della serata. Tali appostamenti sarebbero però risultati vani, perché i fratelli Zocca potevano vantare anni di allenamento in questa nobile arte sin dall’infanzia in Sardegna, ed erano diventati quasi dei ninja dello zocca janna. In una puntata (come da foto a fondo articolo) Vespa arrivò perfino a dotarsi di doppietta caricata a sale grosso per scoraggiare i malintenzionati, che quel giorno bussarono addirittura due volte.
Non rimaneva altro da fare che rivolgersi ai Carabinieri che avrebbero installato delle telecamere nascoste e provveduto quindi ad identificare i due criminali. Grande è stato lo sconcerto fra i colleghi che non reputavano i due in grado di tali reiterati sabotaggi contro Mamma RAI. Immediato è stato anche il provvedimento di licenziamento che ha colpito i fratelli Zocca per “sabotaggio e inquinamento acustico all’interno degli studi televisivi dell’Azienda”.
Ma, come in tutte le belle storie, è arrivato anche il lieto fine: i due sono infatti stati assunti dalla Mediaset per continuare su questa strada e proseguire le loro funamboliche imprese di suonatori scappanti di campanelli a Porta a Porta.