[ESCLUSIVA] Fu Licia Colò a liberare la famosa pantera di Bultei
ROMA. Ha fatto molto scalpore negli ultimi giorni la vicenda che ha visto la famosissima conduttrice Licia Colò prendere, letteralmente e metaforicamente, un granchio. La conduttrice, recatasi da Carrefour per fare la spesa, avrebbe ivi trovato alcuni granchi confezionati vivi ed avrebbe deciso di liberarli a ca*zu ‘e cane (membro virile canino ndr) nel mare di Ostia, peraltro vantandosi sui social del gesto. Ciò le è costato parecchi insulti da parte del web poiché c’è il serio rischio che la conduttrice abbia liberato, lungo il litorale, una specie “aliena” a quell’habitat, rischiando di comprometterne gli equilibri.
I nostri acuti giornalisti si sarebbero quindi insospettiti del caso, per loro troppo analogo a quello dello sguinzagliamento (sempre con le medesime modalità a ca*zu ‘e cane) della famosa pantera di Bultei in terra sarda. La vicenda, al centro dell’attenzione circa un anno e mezzo fa, è forse finita nel dimenticatoio per molte persone, ma non per gli abitanti del Goceano e del confinante Logudoro che hanno assistito in quest’ultimo anno ad un vero e proprio disastro ambientale provocato dal felino: a Oschiri e Tula si sarebbero persi i conti delle panadas de anzone sgraffignate dall’animale (o per lo meno da qualcuno che gli somigliasse).
I nostri solerti cronisti, insospettiti dunque, hanno avviato un’ inchiesta arrivando alla soluzione del caso grazie alla testimonianza di un macellaio della Carrefour (all’epoca consenziente, ora pentito) che avrebbe fatto da complice alla Colò (con la speranza e l’illusione di entrare nelle sue grazie). Il macellaio avrebbe confermato di aver messo in vendita scherzosamente la pantera viva e incellofanata, con l’intento di far sì che la carne di quest’ultima venisse venduta come carne di coniglio (poiché, essendo un felino anch’essa come il gatto, si saerebbe potuto fare lo stesso scherzo che nell’Isola ha portato più di una volta a scambiare la carne di coniglio con quella di gatto) e successivamente di aver aiutato la donna nella liberazione dell’animale. Dopo un un’attenta e complicata indagine, dunque, sarebbe emerso che la sparizione della pantera dal supermercato coincidesse proprio con un periodo di permanenza della conduttrice RAI in Sardegna. La donna, prontamente interrogata sulla vicenda, ha negato tutto ma un video delle telecamere del supermercato la incastrarebbe proprio intenta nell’atto di liberare l’animale.
La posizione della Colò è dunque compromessa da prove audiovisive (oltre che dalla testimonianza del macellaio) e la presentatrice dovrà rispondere di liberamento di animali a ca*zu ‘e cane, e di non aver pagato il conto al supermercato appellandosi al detto sardo “Deus bos la paghete”; qui utlizzato impropriamente.
L’intera indagine è ora in mano alla Guardia Forestale e ai Carabinieri che hanno già inviato un mandato di comparizione alla donna.