Lo credevano morto, ma si era chiuso a casa per evitare la questua della festa patronale
È successo a Orlei, paesino che si trova al confine tra Gallura, Guilcier e Trexenta, per la precisione vicino al Sulcis. Una bidda dove, come tutte le bidde, tutti sanno tutto di tutti! Qui infatti sarebbe scomparso per ben 25 giorni Antoni Truppione, originario di Ozieri, ma sposatosi ad Orlei ca sa femina gighiat terrinos e dinare in cue (perché la donna aveva terreni e possedimenti in loco ndr). La notizia avrebbe iniziato a girare in paese dopo che i vicini, non vedendo l’uomo per diversi giorni e sentendo fiagu ‘e grodde (odore di volpe ndr) provenire dalla sua abitazione, avrebbero deciso di allertare i carabinieri.
Tuttavia si sarebbe scoperto che l’uomo era vivo e vegeto, ma che aveva deciso di barricarsi in casa per far in modo di evitare le questue e no bogare inari pro sa festa, della quale puntualmente si sarebbe poi lamentato al bar della cattiva riuscita e dell’incapacità del comitato stesso. Comitato colpevole di esser riuscito a portare a suonare solo Claudia Aru, dovendo rinunciare ad artisti più in voga come ad esempio Giuliano Marongiu.
L’uomo dunque, pur di evitare la questua, avrebbe fatto finta di essersi volatilizzato nel nulla, spegnendo il telefono ed evitando di farsi vedere in giro da tutto e da tutti, evitando addirittura di uscire per fare la spesa.
I membri del comitato sarebbero passati presso la sua abitazione più volte: una all’inizio della questua (pro nde li tostare subito carchi cosa ndr); una dopo aver ritirato i soldi di metà paese e l’ultima, dulcis in fundo, proprio alla fine.
Proprio durante l’ultimo tentativo, sarebbero state allertate le forze dell’ordine per via de su fiagu ‘e grodde che si sentiva finanche nei paesi limitrofi, ma i carabinieri, una volta sfondata la porta avrebbero capito che l’uomo, pur di non farsi scoprire dentro casa, aveva deciso di evitare di farsi la doccia, pudende che carogna!