Lussu si rivolta nella tomba dopo asse PSd’Az-Lega: registrato sisma magnitudo 8.4 a Roma
ROMA. Una violentissima scossa di magnitudo 8.4 ha fatto tremare la capitale nella serata di ieri; i danni sono ingenti: si parla di numerosi palazzi crollati e monumenti danneggiati anche se al momento non sono registrate vittime. La macchina dei soccorsi è già in moto per assistere gli sfollati e mettere in sicurezza quello che è rimasto in piedi.
Ciò che stupisce di questo terremoto è però la causa: il CNR, dopo l’analisi dei sismogrammi è riuscito a stabilire con incredibile precisione (anche grazie all’aiuto di nuove tecnologie) l’epicentro del sisma. Il punto da cui hanno avuto origine le onde sismiche si trova nel quartiere di Testaccio della capitale, più precisamente nel cimitero acattolico, in corrispondenza della tomba di Emilio Lussu. Coincidenze? No: gli strumenti del CNR non hanno infatti rilevato alcun assestamento del terreno e nessuna tensione tra le zolle continentali del circondario. Il terremoto è partito proprio dalla tomba del grande politico sardo.
Le motivazioni sono presto spiegate: è di ieri, infatti, la notizia che il segretario del Partito Sardo d’Azione (fondato dallo stesso Emilio Lussu), Christian Solinas, abbia mandato a bagasse farsi benedire 97 anni di storia politica, firmando un accordo elettorale con la Lega (ex Lega Nord, quelli di “Padania Libera”, “Sud zavorra d’Italia” etc.). Il tempo che la notizia arrivasse a Roma e sarebbe partita la prima devastante scossa sismica.
Non è quindi più soltanto un modo di dire che Lussu si sia rivoltato nella tomba, visto che ormai è dimostrato; e tutta l’irruenza e l’energia che lo accompagnarono nella sua vita terrena pare non lo abbiano abbandonato visto che è riuscito ad eguagliare il record mondiale di violenza di un terremoto. I tecnici del Guinness World Record stanno riesaminando i tracciati dei sismografi per verificare se ci siano le condizioni per assegnargli il record, mentre il CNR è (ovviamente) già al lavoro per abbassare la magnitudo ed evitare rimborsi miliardari ai terremotati (tanto, visto che stavamo sparando cavolate, una più, una meno…).
I vertici del PSd’Az hanno commentato così la notizia: “In effetti abbiamo avvertito delle forti vibrazioni durante la firma dell’accordo, ma quando si buttano alle ortiche 97 anni di storia politica, dopo aver tergiversato per una settimana in attesa dell’offerta migliore da PD, FI e Lega, è normale che qualcuno sia scontento”