Malasanità. Poco alcol nel sangue: paziente muore in seguito a trasfusione
BERCHIDDA. Un clamoroso caso di malasanità ha scosso la comunità berchiddese quando manca ormai poco all’apertura del nuovo e modernissimo ospedale del Mater Olbia. A farne le spese è stato il povero tiu Barore Buffu, noto alcolista berchiddese (visto l’ultima volta sobrio prima di ricevere l’ostia col vino il giorno della sua prima comunione).
L’uomo, rientrando a casa dopo una giornata passata al bar, sarebbe andato a sbattere contro il palo della luce situato al centro della rotatoria posta all’ingresso del paese. Trasportato immediatamente all’ospedale di Olbia sue condizioni sarebbero apparse alquanto gravi rendendo necessaria una trasfusione di sangue. Sfortunatamente il donatore, P. B. (ex grande bevitore, emigrato dal paese 20 anni fa) risultava, all’insaputa di tutti, essere diventato completamente astemio fin dai primi mesi dopo la partenza.
Dopo la trasfusione, la situazione di tiu Buffu sarebbe precipitata: il fisico dell’uomo –spiegano i medici- non sarebbe stato abituato a valori di alcool così bassi (e specialmente a tutto quel sangue analcolico) e non ha retto: sconvolta la comunità.
<<Se avessi saputo che era diventato astemio non avrei certo consentito a farlo donare>> ha commentato profondamente rattristato il presidente dell’Associazione Donatori di Alcol di Berchidda, Giuanne Cisterna. <<L’ho visto bere birra ma non ero a conoscenza del fatto che ne esistessero anche prive di alcol. Abbiamo già approvato un protocollo di sicurezza che impedirà a sobri ed astemi le donazioni, grazie ad un etilometro e ad una bevuta obbligatoria di 3 litri di vino davanti ad un medico e un notaio che certificheranno la sicurezza della donazione>>