Accordo regione-sindacati: potranno indicare “motivi di lavoro” anche dipendenti Forestas
CAGLIARI. Un altro problema risolto: non si ferma l’incessante lavoro della giunta regionale sarda di fronte ai problemi e ai dubbi interpretativi dei recenti decreti del Presidente del Consiglio per il contenimento del coronavirus. Le zone grigie del decreto sono diverse e, mentre c’è chi ne approfitta per uscire, c’è chi preferisce restare a casa piuttosto che rischiare una multa.
È il caso dei dipendenti dell’agenzia Forestas che da diversi giorni si recano eroicamente in cantiere rischiando multe salatissime. Dopo il caso di Barore Semida accaduto mercoledì, però, il meccanismo rischiava di incepparsi: l’uomo, operaio assunto nel cantiere forestale di Oschiri, era stato fermato da una pattuglia di carabinieri proprio mentre si recava a Su Filogosu: in possesso di regolare autocertificazione in cui indicava “motivi di lavoro”, all’uomo sarebbe stato gentilmente chiesto di attendere 10 minuti che i militari finissero di ridere, quindi gli sarebbe stata appioppata una ammenda per false dichiarazioni e violazione del decreto.
I dipendenti Forestas hanno quindi deciso, in accordo con le sigle sindacali, di sospendere il lavoro fino a che non sarebbe stata fatta chiarezza. Dopo lunghe ed estenuanti trattative tra i sindacati e il presidente della Regione, trascinatesi tra antipasto misto di salumi e formaggi con assaggio di olive, ricotta e miele, due primi composti da culurgiones ogliastrini al sugo e zuppa gallurese, quattro portate di maialetto arrosto adagiato su un letto di patate e foglie di mirto, 7 seadas a testa, frutta, caffè, ammazzacaffè, staffa dell’ammazzacaffè, pane, coperto e acqua, il presidente Solinas si sarebbe arreso concedendo la deroga con apposito decreto (già furbescamente prestampato dal sindacato) agli operai forestali.
Via libera dunque ai dipendenti Forestas che non avranno più nulla da temere. Resta comunque sottinteso che debbano essere rispettate le norme di igiene e sicurezza previste dai decreti ministeriali: distanza minima di un metro tra le sdraio durante le pause dal lavoro e di almeno due metri da tutti gli attrezzi e macchinari (dunque camion, trattori, zappe, pale, rastrelli) che siano stati toccati senza guanti prima dell’entrata in vigore del DCPM 8 Marzo 2020.