Multe in Sardegna per chi saluta i compaesani solo quando è fuori paese
CAGLIARI. La giunta regionale pensa ogni giorno di più a risolvere i problemi che affliggono la Sardegna: uno di questi, forse il peggiore -a detta del presidente sarebbe addirittura il male del secolo- sarebbe quello che porterebbe i biddai a salutare alcuni loro compaesani solamente quando questi ultimi vengano incontrati fuori paese; creando così disagio, imbarazzo, e, seppur in percentuale minore, persino qualche infarto.
A chi non è mai capitato di uscire fuori paese proprio per non vedere compaesani e di ritrovarseli invece tutti in pellegrinaggio proprio nel posto scelto? Gente che magari in paese molto spesso evita di salutare con gli stratagemmi più impensati: i meno furbi fanno finta di mandare improbabili sms; altri dirigono il capo nella direzione opposta facendo così finta di non aver proprio visto nulla; altri ancora ti vedono e si nascondo sotto le macchine; mentre il premio nobel per la pace andrebbe dato a quelli che magari incontri uscendo dalle poste all’azzumba muntone (allo sbatti mucchio ndr) e che urtandoti per sbaglio sono costretti a salutare a mala ‘ozza. Ebbene le stesse persone molto spesso le si incontra fuori paese ed è proprio lì che scaturirebbe un processo inspiegabile chiamato dagli scienziati “sindrome del già ses acconzu“, che spingerebbe inequivocabilmente questi individui a salutare a una miza attesu (a un miglio marino di distanza ndr) e provocando così molti danni a terzi.
I danni più gravi però li avrebbero gli anziani: come è capitato l’altro giorno a Peppina Peldularia, novantacinquenne di Bonorva che, nonostante la sua età, lascia spesso il suo paese per andare a fare la spesa a Sassari. La donna avrebbe incontrato però l’unico fedale rimastole, Antoni Puzone, che dal lontano 1943 aveva smesso di salutarla dopo esser stato pestato a sangue dal padre della donna per averle goliardicamente mostrato un testicolo per strada. Incontrata la donna a Sassari, però, l’uomo avrebbe accennato il saluto facendo stramazzare così la donna al suolo.
“Casi come questo sono all’ordine del giorno” ha detto il presidente della Regione, e sarebbe meglio a bi la ‘ogare ‘e cabu (di toglierla di testa ndr). Detto fatto: da domani sarà reato salutare le persone fuori paese se poi non le si saluta in bidda. Le sanzioni ammonterebbero a cifre variabili da dieci mandorle dolci a 50 euro pagabili in 100 comode rate mensili.
Buone notizie comunque da Sassari: i nostri inviati ci hanno infatti riferito che Peppina sta bene e che in realtà avrebbe simulato l’infarto solamente per non rispondere al saluto del signor Puzone.