Ragazzino munge un’arveghe e diventa balente
MORES. È incredibile quanto accaduto a Mores, dove un ragazzo appena diciottenne sarebbe diventato inspiegabilmente un “balente”.
Il ragazzo, 18 anni appena giompidos (maturati ndr), conduceva una vita apparentemente normale nel piccolo centro del Meilogu: equilibrato senso di appartenenza alla Sardegna, una buona propensione allo studio e una discreta passione per lo sport e le pivelle, nonché un certo rispetto per il prossimo in generale. Tuttavia qualcosa avrebbe mutato e sconvolto la vita del povero Tore Istocca.
Qualche mattina fa un pastore del luogo Antoni Casu, ricevuto bidone da un compaesano a causa di un’imbreaghera stratosferica, si sarebbe trovato con due mani in meno per mungere. Abbojato (trovato casualmente ndr) in strada il giovane Toreddu, gli avrebbe proposto di cambiarsi velocemente e di andare a dargli unu colpu ‘e manu (non quello di papa Francesco eh!). Qui però sarebbero iniziati i primi problemi. Infilatisi i cracchi da campagna il ragazzo avrebbe iniziato una trasformazione in stile “potere del cristallo di luna vieni a me”, diventando subito ruzzu che ainu; il non dare importanza alla cosa, sarebbe risultata poi un’imperizia fatale per il giovane.
Finita sa zorronada infatti, gli abiti da campagna avrebbero continuato ad esercitare il loro influsso negativo, influenzando il comportamento del giovane, che avrebbe sentito addirittura un’irrefrenabile voglia di recarsi a su bar de sos pastores de sa bidda, dove avrebbe incontrato anche bodale che aveva bidonato Antoni. In loco però, sempre per influsso degli abiti, il giovane avrebbe fatto valere per inerzia un’errata equazione in voga tra giovani ignoranti, Pastore = Troglodita Ruzzu Analfabeta. Il ragazzo avrebbe iniziato così a comportarsi diversamente dal solito diventando contemporaneamente pastore e quello erroneamente viene definito balente.
La trasformazione si sarebbe completata nei giorni seguenti: il giovane si sarebbe subito ritirato da scuola, approfittando però dell’ultimo giorno per truvare le ragazze all’uscita a tipu arveghes fino alla fermata del pullman, giusto per far capire chi comanda; avrebbe iniziato a frequentare uomini più grandi di lui con i quali si sarebbe dato all’alcolismo estremo (nei peggiori bar di paese) insultando e prendendo a voci le bariste con battute squallide fino a data da destinarsi; per concludere avrebbe fatto sì che i suoi discorsi vertessero solamente su temi quali fusiles, resolzas, sequestros, bardanas e bagassas. Di lavoro da pastore vero neanche l’ombra insomma.
Sparsasi la voce di tale avvenimento, i veri pastori dal paese, cussos chi no connoschene festas e mancu bar (quelli che non conoscono feste e bar), avrebbero costituito in tempo zero il BTSC (Bos Trunco Sa Carriera), un movimento semi-pacifico nato con lo scopo di troncare sul nascere le carriere di questi balenteddi da strapazzo. Il BTSC, subito informato in sordina dei recenti avvenimenti, avrebbe preso d’assedio il bar che faceva da covo alla gang, facendo recuire a faladas de pe a nadigas (a discese di piede ai glutei ndr) il giovane e alcuni suoi seguaci ivi trovati.
Il movimento si occupa attualmente dell’educazione dei giovani come l’Istocca che prevede tante ore a manialia da vari pastori del BTSC e tanti schiaffi a manu revessa (a mano rovescia ndr) non appena vi è il minimo accenno a temi che c’entrino in qualche modo con la balentìa. Il cervello del giovane sarebbe inoltre stato resettato mettendolo davanti ad una cassa che sbazzinava a tutto volume i canti a chitarra; siamo convinti che la lezione gli sarà servita e non ci saranno ricadute.