Netanyahu: “niente bombardamenti su Gaza a capodanno, spaventano i cani”
GERUSALEMME. Le discussioni e le ordinanze comunali per regolamentare (o proibire) l’uso dei botti di Capodanno sono ormai all’ordine del giorno e le tematiche toccate (in particolare la salvaguardia della popolazione canina) non lasciano indifferenti nemmeno cussu conca ‘e ainu (quella testa d’asino ndr) di Netanyahu e del suo governo. Infatti è ormai risaputo che “i cani sono meglio delle perzone, ma soprattuttoh dei bambini!!” Dunque, al giorno d’oggi, sarebbe più facile intenerire i cuori per mezzo di un cane che scava nelle macerie che non attraverso un bambino sepolto nelle stesse (constatazione applicabile in tanti contesti).
L’illustre presidente di Israele avrebbe dunque a cuore i timpani degli amici a quattro zampe, ma non quelli dei tanti bambini trucidati in questa sempre più assurda e silenziosa guerra. Una guerra per la quale non varrebbe stavolta – come per l’Ucraina – la retorica del “c’è un invaso e un invasore”. Un genocidio attuato più che mai alla luce del sole, con l’appoggio e il tacito assenso di gran parte del mondo occidentale, esclusi ovviamente (sia chiaro), gli attivisti da tastiera, ovvero quelli che per ripulirsi la coscienza postano – tra un meme e l’altro – qualche articolo e qualche immagine pro Palestina. Un modo di ripulirsi la coscienza già compreso e spiegato magistralmente da un articolo di Pier Paolo Pasolini pubblicato poi nei suoi “Scritti Corsari”.
Polemiche a parte Netanyahu – nonostante il revisionismo storico per cui sarebbero stati i musulmani a convincere Hitler a portare gli ebrei nei campi di sterminio (si, lo disse in un’intervista qualche anno fa, facilmente reperibile su Youtube) – avrebbe a cuore i cagnolini ed i gattini, dunque, per sillogismo aristotelico, sarebbe inequivocabilmente una grande persona.
Proprio per gli amici a quattro zampe il presidente avrebbe firmato un’ordinanza per vietare qualsiasi tipo di bombardamento su Gaza per capodanno, onde evitare di spaventare i cani!