Nieddu: “se contagi continuano a salire chiuderemo ospedali per non fare assembramenti”
CAGLIARI. Sembra non volersi arrestare la curva dei contagi da COVID19, ed è appurato che il governo si sia fatto trovare impreparato a gestire questa seconda ondata. Il premier Conte inoltre avrebbe riposto irritato alle critiche di alcuni giornalisti affermando “Non è vero che ci siamo fatti trovare impreparati alla seconda ondata. È vero che ci siamo fatti trovare impreparati, ma in monopattino!”
È vero finanche che “sa briga de canes” (la lite animalesca ndr) tra Solinas e il premier Conte, in stile bambini di seconda elementare, abbia anche gonfiato gli zebedei, nonostante l’assessore alla sanità Mario Nieddu continui a dire che “ci può stare”.
Un Solinas che stavolta, insieme al premier, si sarebbe fatto trovare completamente imbaddinadu nel prendere le decisioni per gestire la seconda ondata, mandando la regione ancora più nel caos, iniziando dallo “stop and go sì – stop and go no” (che non è un brano di Elio e le storie tese).
Considerate le direttive del nuovo DPCM però, e non sapendo più come poter fare Bastian Contrario per far l’opposto del governo centrale, Solinas, su consiglio dell’assessore alla sanità Nieddu, avrebbe deciso di chiudere tutti gli ospedali sardi. La media di 300 contagi al giorni infatti, con il numero dei ricoveri in continua crescita, avrebbe mostrato come all’interno degli ospedali si starebbero creando ormai troppi assembramenti, facendo crescere ogni giorno le preoccupazioni della giunta.
Una scelta che sembrerebbe non avere nessun senso logico, ma che in realtà si sposa coerentemente con tutte le scelte fatte dal governo (e dalla regione) sino ad oggi: ovvero quella di chiudere tutte le attività che da Marzo sino ad oggi hanno rispettato le regole, come palestre, bar, cinema e teatri. Pertanto, la chiusura degli ospedali continuerebbe questa ineccepibile linea, quella di continuare a rompere le scatole a chi le regole le rispetta.
Le nuove misure entreranno in vigore appena il governo non ne varerà di simili, portando la Regione Sardegna a dichiarare l’esatto opposto.