Non beve e non fuma: il sindaco del paese le revoca la cittadinanza
SASSARI. Ha dell’incredibile la vicenda di cui è stata protagonista, in questi giorni, una giovane ragazza, originaria di un paesino della Sardegna di cui non faremo il nome ca no mi l’ammento pro nudda per rispetto della privacy. Carlotta, nome della ragazza, era diventata nota alle sue compaesane e coetanee per avere un brutto vizio: non solo non beveva, ma non si era mai fumata nemmeno una sigaretta!
Le sue amiche avevano tentato innanzitutto di capirla e poi di farla ragionare, ma era stato tutto inutile e la ragazza continuava, imperterrita, a rifiutarsi di farsi a una mina, assumere alcol e fumare. Non solo: quando le altre fumavano giustamente addosso, lei si spostava per poter respirare tranquillamente senza essere assalita da una mala gana allucinante brutta nausea. E mentre le altre passavano le loro serate a cuocersi che la miseria ladra, lei rimaneva sobria e rifiutava tutte le sfide a chie nde buffat de prus, preferendo invece andare fuori a vedere il tramonto o le stelle.
Questi gesti sconsiderati avevano portato alcune delle sue amiche e compaesane ad allontanarsi da lei, per paura di incorrere negli stessi suoi vizi. Altre, invece, cercavano ancora di farsela andare bene nonostante questi suoi atteggiamenti. La goccia che ha fatto traboccare il vaso sarebbe arrivata ad una festa dei diciottenni di qualche settimana fa, alla quale Carlotta era invitata: la ragazza sarebbe tornata a casa completamente sobria, al punto che, il giorno dopo, era in grado ricordare tutti i minimi dettagli della serata!
Era troppo: le sue compaesane si sono recate dal sindaco in persona, per esporgli la situazione e chiedergli di prendere seri provvedimenti. Il primo cittadino, allibito dal racconto delle ragazze, ha convocato seduta stante Carlotta e ha dichiarato che, da quel momento, la giovane sarebbe stata ufficialmente privata della cittadinanza di quel paese.
La ragazza, sconvolta e amareggiata, non si è però abbattuta e ha coraggiosamente denunciato quanto accaduto in un’intervista, rilasciata al Corriere de s’Istrumpa: così, in pochi giorni, il caso di Carlotta ha fatto il giro di tutta la Sardegna, suscitando tante manifestazioni di solidarietà ed affetto. Il Comune di Sassari, del quale la ragazza frequenta l’Università, si è immediatamente reso disponibile ad accogliere Carlotta a braccia aperte, regalandole la cittadinanza sassarese: per ottenerla, la ragazza avrebbe dovuto giurare con una mano sul cuore e l’altra su un piatto di mirinzana in forru, preparato appositamente per l’occasione. Carlotta, al settimo cielo, ha accettato l’offerta con grandissimo piacere: “Sono felicissima”, ha dichiarato ai nostri microfoni, “finalmente ho di nuovo una casa”. “Giustizia è fatta”, hanno commentato soddisfatti i genitori della bella giovane, anch’essi insigniti della cittadinanza onoraria per il supporto che non le hanno mai fatto mancare.
Il giuramento si sarebbe dovuto chiudere pronunciando un “gazz!”; la giovane, che non è mai volgare (altra cosa che aveva suscitato il malcontento delle compaesane), si è dichiarata disponibile a dirlo, a patto che sia una borta ebbia una tantum. La cerimonia di giuramento si è tenuta proprio in questi giorni, e siamo felici di annunciarvi che adesso Carlotta è ufficialmente una cittadina sassarese a tutti gli effetti! E la mirinzana in forru le piace tantissimo! Alla festa subito dopo la cerimonia, la ragazza ha conosciuto un coetaneo sassarese e… be’, pare sia nata una scintilla! Ma questa… questa è un’altra storia, gazz.
I nostri inviati Riccardo Manconi e Marisa Tedde