“Non uccise sa mama a frittu”. Aprile assolto in Cassazione
ROMA. Si è concluso questa mattina il processo che si trascinava avanti ormai da diversi anni sull’omicidio della madre di Aprile: il giovane mese, accusato in Sardegna di aver ucciso sa mama a frittu, è stato assolto dall’infamante accusa e dichiarato completamente innocente.
“È stata una lunga battaglia legale -ha dichiarato l’avvocato Trampa, difensore del mese- che finalmente vede la sua giusta conclusione”. Dopo la condanna nei primi due gradi di giudizio, ogni speranza di assoluzione sembrava ormai perduta ma le fini doti di giurista dell’avvocato Trampa hanno permesso in ribaltamento delle precedenti sentenze.
È stata avviata comunque un’indagine a carico dello stesso avvocato per una sospetta elargizione di agnelli e capretti pasquali ai giudici della suprema corte, oltre una serie di regalie di stufe a pellet, stufe alogene e trattori di legna agli investigatori. “Accuse infondate e infamanti -ha commentato l’avvocato Trampa- e sono sicuro che anche la stampa difenderà il mio operato! A proposito, non è che a voi di Radio Limbara serve un condono per la sede abusiva in vetta al monte? Sa, posso occuparmene io… oh, ma che fa? Scrive tutto? No, questo non lo inserisca nell’intervista! Le ho detto… ascolti, lasci perdere va, arrangiadebos”.
Tornando a noi: il giovane imputato è stato scagionato da tutte le accuse e potrà tornare alla sua vita normale, assicurando le prime ustioni solari dell’anno, allergie a profusione per i più affezionati e i primi servizi al tg sul caldo record e sul “non si vedeva un Aprile così caldo da *inserire qui un numero a caso superiore a 150* anni!”, con buona pace dei vecchietti che potranno lamentarsi in piazza sul fatto che non ci siano più le mezze stagioni.
La Primavera è servita: venghino siori venghino!