Oschirese-Corrasi Jr Oliena: scoperte tangenti in panade ai direttori di gara
OSCHIRI. Si è giocato domenica 26 Novembre l’importantissimo scontro al vertice che ha visto come protagoniste l’Oschirese e la Corrasi Junior Oliena, partita che ha visto vincitori i padroni di casa grazie ad un, sembrerebbe, incontestabile 3 a 1.
In queste categorie si sa, che tu perda 2-1 o 15 a 0, non fa assolutamente differenza: il capro espiatorio sarà sempre l’arbitro, colpevole di avere una madre dai discutibili costumi, nonché di recare protuberanze sul capo per via dei discutibili costumi della moglie. Stavolta però, a sospettare della condotta arbitrale, sarebbero stati alcuni carabinieri in borghese che assistevano alla partita, e che, a seguito di alcune allusioni dei tifosi olianesi, avrebbero deciso di approfondire la questione.
Uno dei tifosi, stufo delle decisioni arbitrali, e stanco di vedere il guardalinee sventolare la bandierina a cazzu ‘e cane per far si che l’arbitro (per altro già imbaddinadu, come tutti nel loro mestiere) si confondesse e fischiasse fuorigioco contro la Corrasi, si sarebbe così rivolto allo stesso: “GUARDALINEE CRAVATIHELA A HULU HUSSA BANDIERINA”. Dopo varie crabinate (insulti volti ad attirare l’attenzione ndr) sempre contro il povero direttore di gara, un altro tifoso della Corrasi non si sarebbe più trattenuto, ed avrebbe gridato allo scandalo “A CUSTU L’AN DATU UNA CASCETTA DE PANADAS”; ed è proprio su queste parole che si sarebbe concentrata l’attenzione delle forze dell’ordine che, che nei giorni successivi, avrebbero deciso di recarsi alla sezione arbitri di Ozieri.
Recatisi sul luogo i carabinieri, avrebbero sin da subito notato un insolito fiagu ‘e panadas; inizialmente, si sarebbe pensato a qualche ozierese che nelle vicinanze si stesse dilettando nell’antica arte del fura panadas (arte di emulare le panade, molto diffusa nei dintorni di Oschiri, specialmente a Berchidda). Sul posto sarebbero stati trovati tutti gli arbitri, tranne il diretto interessato, protagonista dello scontro al vertice. Dopo estenuanti ricerche, il pover’uomo sarebbe stato trovato all’interno della propria automobile, completamente carralzadu ‘e panadas: tanto da non riuscire più ad uscirne. Vistosi intrappolato in macchina, l’arbitro, per la vergogna di essere scoperto ed accusato di corruzione, avrebbe quindi preferito non chiedere aiuto, rimanendo bloccato nella vettura per quasi una settimana.
Sarebbe sopravvissuto solo grazie alla scorta di cibo che fortunatamente gli riempiva la macchina. All’arrivo dei carabinieri l’uomo era quasi riuscito a liberarsi, avendo mangiato tutte le panade che gli impedivano di aprire lo sportello. Tratto in salvo da una ventina di cani poliziotto, addestrati a mangiare panade, l’uomo sarebbe in condizioni precarie, ma non in pericolo di vita; a meno che -hanno spiegato le forze dell’ordine- non decida di passare dalle parti di Oliena.
Un ulteriore controllo di routine nella sede, avrebbe poi mostrato che il giro delle tangenti in panadas, non finiva con la sola Oschirese – Corrasi: all’interno dell’edificio, infatti, tutti i mobili (tavoli, sedie, poltrone, divani etc.) sarebbero stati trovati pieni di panade; volendo fare una similitudine calzante, le forze dell’ordine si sono trovate davanti ad una scena simile a quella in cui il ragionier Fantozzi trovò la casa piena di pane ed ebbe il dubbio che forse l’amante della moglie potesse essere il panettiere.
Come uscirà l’Oschirese da questo scandalo tangenti? E le altre squadre staranno ancora a dire che la squadra è una delle più forti del campionato? La Federazione e la giustizia sportiva prenderanno provvedimenti?