Pitbull uccide un uomo. Animalisti: “Non abbattetelo, l’uomo si può ripopolare facilmente”
CAGLIARI. Un altro punto a favore degli animalisti, stavolta in quel di Cagliari, dove un pitbull avrebbe divorato un uomo di circa quarant’anni e 230 kg per gamba. L’uomo era a passeggio come al solito durante la notte quando all’improvviso il pericoloso animale gli si sarebbe avventato contro senza alcun motivo e soprattutto senza nemmeno avvisarlo sparando prima almeno un colpo in aria come da prassi.
Secondo le testimonianze dei vicini, però, le responsabilità di quanto accaduto, non sarebbero da attribuire al docile animale quanto piuttosto a quegli animali dei padroni, che, essendo vegani, avrebbero lasciato il cane a pane e lattuga dalla nascita. Ciò, a loro dire, perché stando a delle ricerche fatte su internet dal dott. Scimpru, l’apparato digerente dei cani non sarebbe adatto a mangiare e digerire la carne. Così, il povero animale, famidu che tres e in balia delle allucinazioni, avrebbe scambiato le gambe dell’uomo per due succulenti prosciutti.
Alla decisione di abbattere l’animale sarebbe immediatamente scoppiata un’accesa diatriba tra animalisti (contrari all’abbattimento del cane) e parenti della vittima che avrebbero invece preferito semplicemente farlo fuori nelle peggiori maniere.Con un colpo di scena finale, però, hanno vinto gli animalisti perché l’uomo (e a livello di logica è inoppugnabile) non rientra nelle specie animali in via d’estinzione e, in linea teorica, nessuna legge vieta agli animali (ivi inclusi i pitbull) di cacciarlo, nè tantomeno è rischiesta una licenza per farlo; il suo abbattimento sarebbe consentito a norma di legge senza sanzioni e l’animale non avrebbe dunque commesso reato.