Si faceva pagare il pizzo dai commercianti: in manette barbiere di Bitti
BITTI. Un clima di spaventosa omertà e di terrore a cui nessuno aveva il coraggio di ribellarsi: è questa la tragica situazione che emerge dai rapporti e dalle intercettazioni del comando dei Carabinieri di Bitti. Un accurato e lungo filone di indagini ha portato questa mattina al clamoroso arresto di Tonino Lametta, barbiere di Bitti di 62 anni, incensurato da 61 e mezzo per problemi all’anagrafe.
L’uomo, rispettato nella comunità, era un vero e proprio boss della zona con numerose persone che pagavano all’uomo il pizzo con una naturalezza disarmante che ha lasciato senza parole gli investigatori. Le indagini sarebbero partite diversi mesi fa, quando un carabiniere fuori servizio avrebbe notato un commerciante del paese affacciarsi al salone dell’uomo e salutarlo con rispetto: “Salute zio Toni’, quanto vi devo dare per il pizzo questo mese?”. Parole che non sono sfuggite al militare che avrebbe avvisato dunque i superiori, facendo partire l’inchiesta per associazione a delinquere di stampo mafioso. Nella rete del boss numerosissimi commercianti locali e perfino privati cittadini le cui motivazioni di pagamento sono ancora in fase di accertamento. Numerose erano comunque le persone che entravano nel salone dell’uomo con i soldi in mano e barba e capelli lunghi e in disordine, per poi uscirne profumati e ripuliti di barba, capelli e soldi, sfoggiando un elegante pizzetto, probabilmente segno distintivo dell’avvenuto pagamento al boss.
Durante gli interrogatori il barbiere si sarebbe giustificato dicendo di essere in regola con la legge e asserendo di essere l’unico barbiere al mondo a emettere regolare ricevuta per ogni taglio effettuato. Quella del pizzo sarebbe stata solo una tragica coincidenza in quanto –a detta sua- tale parola sarebbe un sinonimo (parola al vaglio degli inquirenti) di pizzetto, il taglio di barba maschile.
Gli investigatori hanno interpellato l’Accademia della Crusca per capire –prima di tutto- cosa sia questo fantomatico sinonimo, e poi per verificare se quanto asserito dall’uomo corrisponda a verità.