Polizia spara a gilet giallo armato di cric: “Cercavo solo aiuto per cambiare una gomma”
NUORO. Il movimento dei gilet gialli francesi attecchisce nelle floride lande del nostro paese? Non è da escludere; o perlomeno non è stato certamente escluso questa mattina a Nuoro dagli agenti di una pattuglia di Polizia Stradale che si sono resi protagonisti di un curioso episodio, fortunatamente a lieto fine.
Verso le 9 di questa mattina, infatti, alcuni agenti erano impegnati in operazioni di pattugliamento delle strade di Nuoro, intenti a verificare la copertura assicurativa dei veicoli. Dopo aver fermato una vettura, i due poliziotti di servizio stavano passando in esame la documentazione fornita dal guidatore quando sarebbero stati sorpresi alle spalle dall’arrivo di Pedru Limbalada, cinquantenne del posto, vestito con un gilet giallo e armato di cric. L’uomo, noto in città per avere una parlata pressoché incomprensibile, avrebbe aggredito gli agenti agitando il cric in aria e urlando frasi sconnesse; dopo alcuni tentativi di calmare l’uomo, agli agenti non sarebbe rimasto che neutralizzare la minaccia, gambizzandolo dopo una breve colluttazione e pochi colpi di arma da fuoco (si stima due caricatori della pistola di ordinanza, qualche colpo di manganello a costas, una passata di colpi di ramazza da una donna del vicinato e una dozzina di schiaffi bonus).
Sul posto sarebbero quindi sopraggiunti i rinforzi chiamati dalla pattuglia e un’ambulanza del 118 che ha portato l’uomo all’ospedale San Francesco mentre questi continuava a proferire frasi incomprensibili. Il Limbalada è stato poi raggiunto dai parenti che sono riusciti a decifrare ciò che da ormai qualche ora l’uomo cercava di dire: secondo la sua testimonianza era stato vittima di una foratura lungo la strada; arrestato quindi il veicolo, aveva azionato le 4 frecce, indossato il gilet catarifrangente e collocato il triangolo di emergenza: una volta estratto il cric dal cofano, l’uomo avrebbe però incontrato non poche difficoltà nel sollevare l’auto per sostituire la ruota e, individuata la pattuglia di polizia, si sarebbe avvicinato per chiedere una mano di aiuto. L’intirizzimento delle labbra a causa del freddo e la sua proverbiale parlata incomprensibile avrebbero fatto il resto, facendo apparire le sue richieste di aiuto come un comportamento minaccioso verso gli agenti e causando la sua neutralizzazione.
La vicenda si è fortunatamente conclusa con il lieto fine: non tanto per il Limbalada che ha riportato lesioni giudicate guaribili in 7 mesi, quanto per la vettura dello stesso che è stata amorevolmente presa in prestito da una banda di zingari del posto che ha prontamente sostituito la gomma e si prenderà cura dell’auto vita natural durante.