Sniffano un etto di coca alla vista del posto di blocco, ma erano solo luci di un presepe
MONTI. I sardi e i posti di blocco si sa, non vanno molto d’accordo, e ciò ha portato in passato, e porta tutt’ora a diversi malintesi nonché situazioni rocambolesche. Stavolta 4 giovani montini avrebbero scampato fortunatamente l’arresto, ma non le conseguenze dovute ai postumi delle loro azioni.
I quattro giovani (chi più, chi meno) di 18, 25, 55 e 65 anni, dopo una sera alquanto molesta nella limitrofa Berchidda, avrebbero deciso di fare rientro a Monti alluttos chei sa bulvera (diversamente in forma ndr), sfruttando il nuovo percorso automobilistico del lotto 5 della Sassari Olbia per dare spettacolo alla faccia della giustizia.
Tutto stava andando per il verso giusto – se si escludono sas buttaduras dei due che si trovavano nei sedili posteriori dell’utilitaria – quando ad un certo punto il più sveglio della combriccola, Peppe Abbistu, avrebbe fatto notare ai compagni, proprio in prossimità del centro abitato di Monti, i lampeggianti di un posto di blocco a bordo strada; nulla da temere, non fosse stato per quell’etto di cocaina rimasto loro in macchina.
Il più precipitoso dei 4, Zizzu Galera (ex galeotto arrestato per furto de puddas) si sarebbe subito lanciato alla manicciula del finestrino per svagare fuori bordo tutta laddroga, ma sarebbe stato bloccato istantaneamente da uno schiaffo a manu revessa di Tore Ispappamuccu che lo avrebbe dormito fatto collassare sul sedile. La diatriba sarebbe stata genialmente risolta da Giuanne Iscroccu che avrebbe detto ai compagni: “Piseddos no che la podimus frundire, est una lastima” (non possiamo sprecare contato bene, sarebbe un vero peccato ndr). Il commento sarebbe subito stato accolto da un applauso generale e dal primo infarto del più anziano della comitiva che, al sol pensiero di dover finire tutta la roba rimasta, avrebbe subito su zoccu di un ventricolo cardiaco.
Nonostante le narici già alquanto provate, tiro chi ti tiro, i 4 eroi sarebbero riusciti (attivando la modalità aspirapolvere) a tirarsi tutta la cocaina prima dell’arrivo alla piazzola: qui avrebbero però scoperto di trovarsi a costazu dell’abitazione di Giuanne Iscroccu che, con un malcelato risolino, avrebbe detto ai compagni: “Ah, non erano lampeggianti di polizia per un posto di blocco, erano le luci del presepe di casa mia”. Gli amici avrebbero quindi capito al volo -consci della fama dell’amico- che l’Iscroccu aveva approfittato della situazione per tirarsi quanta più roba possibile prima di rincasare, giocando un brutto tiro alla compagine.
Il tutto si sarebbe risolto con una risata collettiva, 8 infarti (2 a testa), l’uscita a bolu dal finestrino dell’Iscroccu e un biglietto per la fuga in Messico del ragazzo (sempre che gli amici non decidano di andare sin lì per fargliela pagare!)