Predappio. Treno della Memoria viaggerà in orario per ricordare tutti
PREDAPPIO. Pare essersi avviata a conclusione la vicenda del Treno della memoria che tanto scalpore ha generato a Predappio, paese natale di Benito Mussolini.
Il sindaco del paese è finito al centro di furiose polemiche dopo aver negato a due studenti il rimborso comunale per la partecipazione al progetto del Treno della Memoria che li avrebbe condotti a visitare il campo di concentramento di Auschwitz. Più che il rifiuto, al centro delle polemiche sarebbe la motivazione addotta: secondo il primo cittadino, questa commemorazione sarebbe di parte, e andrebbero commemorate tutte le persecuzioni e il Comune valuterà eventuali rimborsi quando questi treni non “viaggeranno solo da una parte” e faranno tappa presso foibe e gulag.
La toppa peggio del buco, insomma, ma grazie all’astuzia dei giovani studenti la situazione pare essersi risolta: per controbilanciare il ricordo delle persecuzioni contro gli ebrei, infatti, il treno viaggerà in orario, celebrando così la memoria di un noto capo treno… cioè, scusate, personaggio politico italiano dello stesso periodo. Il viaggio verrà poi finanziato in parte dalle pensioni dei nonni dei ragazzi che, ricordiamo, furono create sempre dallo stesso capo tre… politico (aggiummai ndr). Sebbene la commemorazione si basi su luoghi comuni più volte smentiti, la soluzione sembra aver trovato il placet del primo cittadino di Predappio che ha accettato di finanziare parte del viaggio ai due studenti.
Una storia a lieto fine dunque, sebbene le frange più estremiste della giunta comunale siano insorte lamentandosi della mancata commemorazione di una delle più grandi persecuzioni degli ultimi anni: “E allora il PD a Bibbiano?”