Protesta dei benzinai sardi: migliaia di litri di benzina gettati in strada
LODÈ. Blocchi stradali, manifestazioni e fiumi di latte versati sulle “strade” della Sardegna dal 2019 sono serviti a unu grandissimu ca* praticamente a nulla. Tutto ciò conferma dunque la teoria della rana bollita del filoso e linguistica (e su restu de sas cosas chi est cuss’omine) Noam Chomsky, secondo cui l’italiano, ed in questo caso anche il sardo ma anche italiano, è pronto a subire passivamente il corso degli eventi senza alzare un dito per cambiare lo status quo.
È vero infatti che se i pastori si erano uniti in una protesta sacrosanta, molte persone, invece di esser solidali con loro, frastimavano per i continui blocchi stradali. Una costante che si continuerebbe a ripetere per qualsiasi cosa, come dimostra la neonata protesta dei benzinai sardi, stufi di essere bistrattati dal governo. Sarebbe proprio tale mancata unione popolare ad aver portato alcuni benzinai a rompere le scatole al prossimo con una nuova protesta antisistema, protagonisti Zizzeddu Tanica e Anghelu Gallone di Lodè.
“La faghimus una cazzada?” (la facciamo una fesseria ndr) avrebbe detto il Gallone al collega, già immaginando come impostare la nuova ed eclatante protesta. “eh, ajo, protestiamo per il caro benzina imbolendela in carrera comente faghian sos pastores” (protestiamo per il caro benzina versandola in strada come fecero i pastori). Conversazione che dopo i vari marrano si sarebbe trasformata in un “detto-fatto”, dando il via ad una protesta che sta già facendo discutere.
Alle proteste, iniziate in Baronia, si sarebbero subito uniti alcuni benzinai dei centri limitrofi, fino a conquistare molti centri barbaricini: la protesta infatti sarebbe subito stata accolta da Nigola Andabe (per gli amici perché no) e Migali Candocheres.
Non sappiamo se la protesta riuscirà a diffondersi in tutta la penisola a causa dell’incidente avvenuto oggi all’entrata di Nuoro. Qui i benzinai, dopo aver gettato in terra la benzina, sarebbero stati raggiunti da Badore Inchende di Mamoiada che, vedendo quanto stava accadendo, si sarebbe precipitato sul posto a sigaretta in bucca chiedendo “ite b’at capitande inogh….”