Quelle girandole istigano all’eolico: priore fa chiudere la bancarella della festa

SARDEGNA.  Dopo il trionfo delle girandole colorate che ondeggiavano tra le risate e la felicità dei bambini in occasione in occasione di una nota festa patronale del centro Sardegna, sarebbero scoppiate polemiche poiché alcuni genitori, nonché attivisti politici di spicco dei movimenti contro la speculazione energetica, avrebbero notato, molto abbistamente e seppur molto sottesi, i messaggi subliminali pro Eolico!

Secondo fonti ben informate, il priore, in un momento di ispirazione mistica (ovvero post imbreaghera ndr), avrebbe ritenuto che quelle girandole non fossero semplici giocattoli, ma piuttosto simboli di una minaccia più grande: l’eolico. “Le girandole richiamano il vento!” ha proclamato con fervore, “E il vento porta con sé piani di speculazione energetica che danneggiano la nostra amata Sardegna!”

La notizia avrebbe così fatto rapidamente il giro, alimentando il panico tra i genitori che cercavano di salvare i loro bambini dal disastro imminente. La bancarella, che prima era il fulcro della festa, è stata smantellata in un batter d’occhio, lasciando i piccoli con le mani vuote e i grandi a interrogarsi su come un innocente giocattolo potesse generare tanto allarmismo. Nonostante ciò, ovvero mentre si cercavano le risposte, i genitori avrebbero provveduto a fare la bancarella in chentu e unu bicculu (in cento e uno pezzi ndr).

Tuttavia: mentre il priore cercava di mantere vivo ciò che rimaneva della festa, i veri sostenitori dell’eolico si godevano lo spettacolo: “Cosa c’è di più ironico,” avrebbe commentato uno di loro, “che chiudere una bancarella di girandole per proteggere il nostro territorio, mentre l’industria energetica avanza in silenzio?”

Così, tra risate, malumori e bancarellas deruttas, la festa si sarebbe trasformata in un dibattito inaspettato sull’energia sostenibile e sul futuro della Sardegna. E mentre il priore tentava di domare il panico, i venditori di girandole, con le poche girandole salvatesi dalla distruzione, continuavano a vendere energia alle multinazionali!

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