Gestivano racket con minacce ed estorsioni, 4 arresti. “Stavamo solo chiedendo i morti-morti”
BERCHIDDA. Una gigantesca operazione congiunta fra polizia e carabinieri ha portato questa mattina 4 arresti nella comunità di Berchidda, consentendo di sgominare una pericolosissima associazione a delinquere. I quattro (tutti minorenni fra i 6 e 9 anni) avevano messo su un vero e proprio racket basato su minacce ed estorsioni porta a porta a cui nessuno (forse per paura di ritorsioni) osava sottrarsi.
Gli inquirenti avevano già adocchiato la pericolosa gang dallo scorso Novembre (sebbene pare che la cosa andasse avanti da diversi anni). Il copione era sempre lo stesso: i ragazzi si presentavano casa per casa a riscuotere il pizzo una volta all’anno, sempre fra l’1 e il 2 Novembre usando una parola in codice per farsi aprire il portone dalle vittime: “Morti morti!”. Il fine intuito investigativo ha richiesto diversi mesi di indagine e numerose intercettazioni ambientali; i 4 aspettavano infatti con ansia il giorno di riscossione, certi di un lauto bottino.
La gang agiva a volto scoperto, certa dell’omertà della popolazione e dell’assenza di denunce. L’operazione dei carabinieri li ha colti sul fatto: stavano infatti estorcendo il pizzo ad una anziana signora. Il malloppo veniva riscosso in caramelle pietrificate e nei casi migliori in mandorle, noci o melograni. Le indagini tenteranno ora di appurare in cosa venisse poi investito il ricavato, si sospetta che andasse ad alimentare un giro clandestino di carie rubate e diabete passeggero (oltre che mal di stomaco clamorosi).
I ragazzi si sarebbero giustificati con una blanda scusa di una tradizione secolare sarda, ma gli inquirenti vogliono vederci chiaro e andranno fino in fondo con le indagini.
i malviventi operavano già ai miei tempi….. adescavano sempre nuovi adepti!