Rapina Poste Paulilatino: arrestati i ladri mentre provavano a pagare la luce coi soldi rubati
PAULILATINO. La dichiarata crisi energetica continua a mettere sempre più in ginocchio gli onesti cittadini, i quali, costretti a rimboccarsi le maniche e a non soccombere prima chi s’ierru siet incuminzadu (prima che l’inverno sia iniziato ndr), provano ad arrangiarsi alla bene e meglio. Proprio stamane – nel Guilcer – alcuni pii cittadini avrebbero rapinato le poste di Paulilatino, portandosi a casa circa 25.000 euro.
Il gruppo di rapinatori guidato probabilmente da Peppe Fadiga (per gli amici Reddito di Cittadinanza), si sarebbe svegliato di buona lena per organizzare la giornata come di consueto, tuttavia l’arrivo dell’esorbitante bolletta della luce, avrebbe cambiato i piani dell’uomo. Il Fadiga avrebbe dunque chiamato seduta stante gli amici Tore Fura e Anghelu Mitraglia per organizzare una rapina alle poste e pagare così le bollette, rigorosamente con causale in meighinas contrarias. Particolarmente esosa quella del Fura che per dimenticanza, dicono alcuni paesani, si sarebbe dimenticato di spegnere il condizionatore della campagna addirittura da luglio. Si narra che una volta scoperto, i frastimi si siano sentiti fino a Bosa Marina.
Recatisi alle poste armati di AK47 i tre amici avrebbe chiesto gentilmente alla direttrice di aprire la cassaforte e di sganciare tutti i soldi, sentendosi rispondere “prendeteli pure, tantu no sun sos mios” (prendeteli pure tanto non sono i miei ndr). La rapina sarebbe stata magistrale e tutte le mosse sarebbero state compiute con perizia e dovizia di particolari, tuttavia la fretta di pagar le bollette avrebbe reso vana l’ottima prestazione dei rapinatori.
I tre, parcheggiate le armi a casa, si sarebbero dunque recati a Ghilarza per pagare le bollette in contanti, facendo insospettire la cassiera perché Anghelu Mitraglia sarebbe entrato nel locale con ancora addosso il passamontagna. La proprietaria avrebbe allora capito che qualcosa non andava, facendo notare al trio che per coerenza il passamontagna avrebbero dovuto indossarlo all’Enel o al governo.
Il tutto si sarebbe dunque concluso con una risata collettiva e l’arrivo delle forze dell’ordine che avrebbero prontamente arrestato i rapinatori.