Riapre il bar dopo un mese e ci trova un cliente rimasto a giocare alle macchinette
OZIERI. ”E tue itte che faghes inoghe? (e tu che ci fai qui? ndr)” – “Nudda, gioghende so. Proite, taldu est? no ca fio gioghende e m’est passada s’ora (niente, sto giocando. Perché, tardi è? No perché stavo giocando e non mi sono accorto dell’inesorabile scorrere del tempo ndr)”.
Questo è lo scambio di battute che sarebbe avvenuto lunedì mattina quando Antoni Fadiga ha riaperto il bar dopo un mese di vacanze (dovute alla poca voglia del barista di lavorare tutti i giorni duramente solo per servire i soliti quattro alcolizzati). All’interno del locale, infatti, ancora incollato alle macchinette, c’era Zizzu Migiogotottu.
L’uomo, nascosto dal separé dietro il quale sono celate al buio le macchinette succhia-soldi, non sarebbe stato notato dal Fadiga quando questi stava chiudendo il bar per andare in ferie. Ancora più sconvolgente è stato scoprire che il bar, nel frattempo, è stato più volte depredato da varie orde di ladri che si sono portati via tutto (bancone incluso) senza nemmeno riuscire a distrarre l’assiduo giocatore che avrebbe proseguito la sua interminabile battaglia contro la macchinetta, “ca como pagada (perché ora paga ndr)” secondo le sue testuali parole.
Persino il separé e lo sgabello su cui era seduto il videogiocatore sono stati trafugati senza che la mitica partita venisse interrotta. Dunque Fadiga, al suo ingresso al bar, non avrebbe trovato altro che il Migiogotottu appentendesi con l’oscuro marchingegno.
Alla fine tutto si è comunque risolto per il meglio: il cliente sventurato è tornato a casa dalla moglie (che non aveva denunciato la scomparsa pregando di essersi finalmente liberata dell’amato marito), e il Fadiga ne ha approfittato per farsi un’altra bella vacanza in attesa di ricomprare almeno un bancone nuovo.