Ritardi nei lavori Olbia-Sassari: gallina prataiola iscritta al registro degli indagati
OLBIA. Nonostante le promesse del Direttore dell’ANAS, non si placa lo scandalo dei ritardi nei lavori della più grande arteria stradale del Nord Sardegna: la Olbia-Sassari. Tutti i lotti della strada sono da ultimare: in alcuni i lavori hanno già raggiunto una buona progressione, in altri si è ancora agli ultimi stadi della progettazione. Tra mancanza di fondi, lievitazione dei costi, infiltrazioni mafiose e commissariamenti, non si sa più dove sbattere la testa.
Le recenti indagini su sindacopoli hanno inoltre dimostrato infiltrazioni della cricca che comandava gli appalti dell’isola, perfino in questa grande opera… ma il fine intuito investigativo delle forze dell’ordine isolane ha colpito ancora! È stato infatti smascherato il vero colpevole, la chiave di volta di questa cupola di corruzione che ha causato tutti questi problemi e ritardi: è di questa mattina, infatti, la notizia che gli inquirenti avrebbero iscritto al registro degli indagati nientepopodimeno che la Gallina Prataiola.
Tale animale, per quanto apparentemente innocente, ha sempre remato contro la costruzione dei questa infrastruttura arrivando perfino a farne bloccare i cantieri per diversi mesi (sebbene in maniera legale), ma solo recentemente si è scoperto che la colpa dei ritardi non è da attribuire a lungaggini burocratiche e magna-magna vari, ma alla gallina prataiola! Se non avesse messo i bastoni fra la ruote a questa magnifica opera quando i lavori erano al via, oggi i Sardi potrebbero usufruire liberamente di una strada degna di tale nome. L’accusa per il vile animaletto è dunque quella di sabotaggio, corruzione, bancarotta fraudolenta, abuso d’ufficio e turbativa d’asta.
Il processo contro il maggior responsabile di tutta questa losca vicenda è iniziato e verranno presto scoperti tutti i complici, quali possono essere i lombrichi che manomettono il solido fondo stradale, i pollini che fanno venire le allergie agli operai che lavorano e infine i vili piromani (che incendiano le frasche derivate dalla ripulitura dei terreni interessati che, anziché essere smaltite a norma di legge, vengono misteriosamente bruciate da ignoti durante la notte finendo per diventare anonimi cumuli di cenere).
Ulteriori indagini sono ancora in corso e si attendono aggiornamenti