Rivolta pastori, arriva un primo accordo: il televoto di Sanremo a 1€ più IVA
ROMA. È tarda notte nella capitale quando un boato scuote la folla che fuori dal Viminale attende notizie sull’incontro di contrattazione tra pastori, industriali, governo nazionale e giunta regionale. Tra la gente intorpidita dal sonno comincia a serpeggiare la speranza che sia stato raggiunto un accordo o che sia partita la rissa.
Voci esagerate di fantozziana memoria attraversano la piazza: “Stanno usando Pigliaru come pungiball” – “Hanno portato il prezzo del latte a 5€/l” – “Pigliaru è stato un ottimo governatore” – “La politica ha veramente a cuore i pastori sardi” – “Le imminenti elezioni regionali non influiscono in alcun modo sulla fretta di risolvere la vertenza”. Nell’eccitazione generale i soliti infiltrati ne approfittano per proporre brindisi e bevute sulla fiducia trovando ampi consensi.
La folla è già alticcia quando escono i primi uomini dal palazzo per annunciare cosa veramente sia successo: “Ragazzi, non è molto, ma qualcosa l’abbiamo portata a casa”. Grida di giubilo fendono l’aria della notte romana. Spetta ad un portavoce fare l’annuncio alla stampa e ai nostri microfoni (gli unici ancora presenti e pronti a ricevere la notizia): “Abbiamo valutato attentamente il mondo del web e ci siamo soffermati su quello che è stato un messaggio molto condiviso: numerosi utenti lamentavano infatti che un SMS per votare a Sanremo costasse 51 cent e un litro di latte solo 9 centesimi in più. Era effettivamente una vergogna inaccettabile e abbiamo deciso di iniziare questo grande cambiamento con un passo simbolico: dal 2020 il televoto di Sanremo sarà pagato 1€ più IVA”.
Un piccolo passo per la lotta dei pastori, un grande passo per il Festival della Canzone Italiana di Sanremo; da Roma è tutto.
P.S. Del prezzo del latte se ne riparlerà con calma in Sardegna, no b’at presse.