Il Sardegna Pride accetterà quest’anno anche gli uomini che bevono Corona
SASSARI. Per la prima volta la città di Sassari farà da teatro alla manifestazione del Sardegna Pride; ovviamente con alcune immancabili novità per far sì che anche quest’edizione lasci un segno indelebile negli annali della città.
Lo ricordiamo: si sfilerà Sabato 8 Luglio per i diritti e le libertà di lesbiche, gay, transgender, bisex e queer, di tutti coloro che ne sono privi. Proprio questo punto “di tutti coloro che ne sono privi” avrebbe fatto riflettere gli organizzatori della manifestazione: negli ultimi anni, infatti, sarebbe nata una ulteriore discriminazione omofoba: parliamo della coronofobia (tantu oramai as de dare unu lumine a tottu), ovvero la paura dell’uomo che beve Corona al posto di Ichnusa e che, in concomitanza di altri fattori -secondo i detrattori della categoria-, porterebbe alla caduta dei testicoli e alla comparsa di genitali femminili. Ciò porterebbe ovviamente ad essere discriminati dalla società.
La decisione sarebbe stata presa dal presidente dorgalese del Sardegna Pride, Antoni Broddoy noto perreddu, che si sarebbe detto orgoglioso di questa novità ai nostri microfoni. L’uomo avrebbe seriamente preso in considerazione la cosa, quando, in un bar sassarese, avrebbe visto un barista travasare una Corona in una bottiglietta vuota di Ichnusa per un povero cliente vittima del bullismo degli altri avventori. Broddoy, incuriosito da ciò, avrebbe quindi chiesto all’uomo il perché di questo folle gesto facendosi raccontare gli insulti subiti dagli amici quando avrebbe ordinato una Corona. Lo stesso ragazzo discriminato avrebbe spiegato la cosa con: “Chie buffat Corona li naran chi est frosciu”.